
Continua incessante l'attività di controllo del territorio per la prevenzione dei reati predatori, rafforzata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza su tutta la provincia bruzia.
Nella mattinata del 28 marzo 2025 i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Rende hanno tratto in arresto un disoccupato 64enne originario di Cosenza, da pochi mesi sottoposto alla sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno e già gravato da numerosi precedenti di polizia sia per reati contro il patrimonio che per violazione della misura di prevenzione stessa.
Incurante, ancora una volta, dell’ambito territoriale all’interno del quale avrebbe dovuto permanere, di buon mattino il sorvegliato speciale si è recato a Rende e - con degli arnesi atti allo scasso che poco dopo sarebbero stati trovato in suo possesso - riusciva ad introdursi all’interno di un’abitazione del popoloso quartiere Roges; in quel momento, nell’appartamento, erano presenti solo una bambina di 4 anni, ancora addormentata, e la di lei madre 38enne intenta in faccende domestiche.
Le conseguenti grida della donna, che uscendo da una stanza si avvedeva della presenza dello sconosciuto intento a rovistare nella mobilia dell’ingresso, riuscivano a mettere in fuga il malfattore; questi, tuttavia, veniva bloccato poco dopo in prossimità della corte condominiale dell’abitazione presa di mira, grazie alla lucidità della stessa vittima che era riuscita a dare un fulmineo allarme telefonico al marito e ai Carabinieri, fornendo un’accurata descrizione dell’ignoto individuo.
I militari della Benemerita rendese, prontamente intervenuti sul posto e sottoponendo il sorvegliato speciale ad una perquisizione personale, rinvenivano nella sua disponibilità alcuni particolari strumenti idonei all’apertura “discreta” dei portoncini chiusi senza mandate; nella circostanza, gli stessi operanti hanno acquisito le registrazioni del sistema di videosorveglianza condominiale, ritraenti le fasi dell’indebita introduzione dell’individuo nell’immobile.
Nel corso delle formalità, la vittima e il marito hanno sporto denuncia-querela per il constatato ammanco di una chiave della porta d’ingresso della loro abitazione, riposta proprio nel mobile in cui il malfattore stava rovistando prima di essere scoperto; a tali denunce si è subito aggiunta quella di un altro condomino, anch’egli accortosi nella stessa mattinata dell’ammanco di un mazzo di chiavi di cui la Gazzella dell’Arma, nel corso dell’intervento, era riuscita a rinvenire il portachiavi.
L’uomo, tratto in arresto per violazione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno e per furto in abitazione, è stato anche denunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, ed è stato sottoposto alla custodia domiciliare a disposizione dell’A.G. competente.
Caricamento commenti
Commenta la notizia