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Corigliano Rossano, residenti in fuga dai due centri storici

Nei borghi antichi della città ausonico-bizantina spira l’inquietante vento dello spopolamento. Dopo le scuole e gli asili nido hanno iniziato a chiudere definitivamente anche le attività economiche

Il rumore assordante di una saracinesca che non si riaprirà più. Il silenzio incomincia ad impadronirsi lentamente, ma inesorabilmente dei centri storici, dove le attività commerciali iniziano a chiudere, ma non vengono rimpiazzate da nuovi negozi. Una situazione che inizia ad assumere proporzioni anche importanti e che inevitabilmente porta ad interrogarsi sul perché ci sia questa disaffezione nei confronti di quelli che sono stati i nuclei fondanti delle comunità locali. C'è chi punta il dito sulla politica, ma le motivazioni forse devono essere ricercate anche nell'atteggiamento che la stessa comunità ha nei confronti di questi luoghi.

Perché a chiudere non sono solo le attività commerciali, ma anche le scuole. E questo non tanto per la mancanza di bambini, quanto per un diffuso costume delle famiglie di iscrivere i figli alle scuole dello scalo cittadino. Ad esempio nel centro storico di Rossano ha chiuso i battenti la storica istituzione dell'asilo e delle scuole elementari delle suore del Sacro Cuore.
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