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Violenza domestica e giustizia minorile, mercoledì convegno all'Unical

L’Università della Calabria ospiterà, il prossimo 21 maggio alle ore 16:00, presso l’Aula Magna, il convegno di presentazione del volume “Ma il problema sono io?!”, scritto dagli avvocati Francesco Miraglia e Daniela Vita, ed edito da Armando Editore. L’evento, promosso dal Dipartimento di Matematica e Informatica (DEMACS)dell’Unical, rappresenta un’importante occasione di confronto pubblico su un tema di drammatica attualità: la vittimizzazione secondaria delle donne e delle madri da parte del sistema giudiziario, in casi di violenza domestica e allontanamento dei figli.
L’iniziativa vedrà la partecipazione di autorevoli personalità del mondo istituzionale, accademico e giudiziario, tra cui:
• On. Giusi Princi, europarlamentare (in collegamento da Bruxelles)
• Dott.ssa Maria Stefania Caracciolo, Assessore regionale all’Istruzione
• Dott.ssa Eugenia Belmonte, Sostituto Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia
• Dott.ssa Loredana Giannicola, Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Cosenza
• Prof.ssa Ines Crispini, Presidente del Comitato Unico di Garanzia dell’Unical
• I Coordinatori dei Corsi di Laurea in Scienze dell’Educazione, Scienze Pedagogiche, Scienze Motorie e Scienze della Formazione Primaria Prof.ssa Rossi, Prof. Pellegrino Prof.ssa Valenti
Il convegno sarà moderato dalla giornalista Carmela Formoso. Interverranno inoltre la Dott.ssa Sabina Cannizzaro, Presidente dell’Associazione “Donne Reggine”, e la Prof.ssa Simona Perfetti, docente di Pedagogia generale.
A concludere i lavori sarà il Prof. Giovanbattista Trebisacce, promotore dell’iniziativa e docente di Pedagogia generale presso l’Università della Calabria, da anni impegnato in una ricerca volta a coniugare educazione, giustizia sociale e responsabilità istituzionale, con particolare attenzione alle nuove sfide poste dall’intelligenza artificiale nei contesti formativi.
“Questo libro è una denuncia, ma anche un gesto educativo” – afferma il Prof. Trebisacce – “perché ci interroga come cittadini, come educatori e come istituzioni sul senso stesso della giustizia e sulla necessità di un sistema che protegga, non che punisca, chi ha già subito violenza”.
L’evento è aperto al pubblico, con ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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