
Tra le aule dell’Istituto Comprensivo Spezzano Sila–Celico–Rovito, da dicembre 2024 a maggio
2025, si è svolta un’esperienza didattica originale e coinvolgente: “A scuola di fumetto con
Gioacchino”, promosso dal Comune di Celico con il contributo del Dipartimento per le Politiche
della Famiglia nell’ambito dell’avviso pubblico Benessere in Comune. Protagonisti del progetto
sono stati decine di studenti, guidati da esperti del Museo del Fumetto di Cosenza e da operatori
della cooperativa Cluster. L’obiettivo? Raccontare, attraverso il linguaggio immediato e creativo del
fumetto, la vita dell’Abate Gioacchino da Fiore, figura storica e spirituale di profondo valore per la
comunità locale. Il percorso si è articolato in diverse fasi: dall’escursione nei luoghi simbolo della
vita dell’Abate (“Lungo il cammino di Gioacchino”), al laboratorio multimediale “Scatta e riprendi”
curato da Vittorio Loreto, dove i ragazzi hanno documentato l’intera esperienza con foto e video
pubblicati sui social. Il cuore narrativo del progetto è nato grazie allo scrittore Michele D’Ignazio,
che ha offerto agli studenti il racconto “Gioacchino, amico della natura”, ispirando la
sceneggiatura dei fumetti realizzati collettivamente. Dalla parola al disegno, il laboratorio “Disegna
il tuo fumetto” ha trasformato le classi in vere e proprie botteghe artistiche: i ragazzi hanno
imparato a creare personaggi, inquadrare scene, usare colori e tecniche grafiche per dare vita alla
loro storia. Il risultato finale è un volume a fumetti, frutto di un lavoro corale, e una doppia mostra –
fisica e digitale – che testimonia il lungo e intenso percorso educativo compiuto. I pannelli,
incorniciati e allestiti a scuola, saranno presentati al pubblico in occasione della manifestazione
conclusiva, alla presenza di alunni, famiglie, insegnanti, rappresentanti del Comune e del Museo del
Fumetto.
«Un’esperienza che ha saputo coniugare memoria storica, creatività e senso di appartenenza» –
dichiarano le insegnanti coinvolte nel progetto. «I ragazzi hanno riscoperto le radici del loro
territorio attraverso strumenti espressivi vicini alla loro sensibilità».
Soddisfazione anche da parte del sindaco di Celico, avv. Matteo Francesco Lettieri: «Abbiamo
voluto fortemente questo progetto perché crediamo in una scuola aperta, dinamica, capace di
valorizzare cultura, territorio e partecipazione attiva dei giovani».
Un ponte tra passato e futuro, costruito con matite, parole e sguardi pieni di meraviglia.
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