Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'omicidio Corallo a Cetraro, "Una escalation criminale senza precedenti": il sindaco Aieta annulla il comizio

Appello ai fedeli da Mons. Rega: "Chiedo a tutta la comunità diocesana di unirsi in preghiera, perché la pace possa prevalere sull'odio e la giustizia sia sempre animata da umanità e misericordia. Solo così potremo dare vita a una cultura fondata sulla non violenza, sulla giustizia e sul rispetto della persona"

Ha scosso l'intera comunità di Cetraro l'omicidio di Pino Corallo, avvenuto ieri in pieno centro e alla luce del sole. Tanto da indurre il neo sindaco eletto Aieta a rilasciare un comunicato in cui scrive che "L’omicidio in chiaro stile mafioso avvenuto in pieno giorno sulla SS 18 conferma la nostra idea su un fenomeno ormai da anni fuori controllo che mette a dura prova ogni possibile tentativo di riscatto della città. Credo non sia più rinviabile una discussione aperta e franca con le istituzioni preposte alla sicurezza pubblica".
"Domani (oggi, ndr) - continua il Primo cittadino - mi insedierò e affronterò  il tema della nuova caserma dei carabinieri che da sola non sarà certo sufficiente a fronteggiare un fenomeno che negli anni è cresciuto in una escalation criminale che non ha precedenti. Per domani (oggi, ndr), ovviamente, ho annullato il previsto comizio di ringraziamento".
La vittima, 59 anni, meccanico del posto e volto già noto alle forze dell’ordine, è stata freddata ieri pomeriggio attorno alle 17.30 nei pressi della Marina, a pochi passi dalla Statale 18. Secondo le prime indiscrezioni, i criminali erano in due a bordo di uno scooter sportivo (verosimilmente un T-max), con il killer seduto sul sedile del passeggero. Il mezzo lo avrebbe affiancato e un uomo con casco integrale avrebbe esploso cinque colpi di pistola, lasciando Corallo senza scampo. I colpi lo hanno raggiunto quasi tutti al torace.

Mons. Rega: "L'omicidio di Cetraro ferita profonda per tutta la comunità"

«Chiedo a tutta la comunità di Cetraro e diocesana di unirsi in un momento di preghiera, perché la pace possa prevalere sull'odio e la giustizia sia sempre animata da umanità e misericordia. Solo così potremo dare vita a una cultura fondata sulla non violenza, sulla giustizia e sul rispetto della persona». E’ l’appello che rivolge ai fedeli della diocesi monsignor Stefano Rega, vescovo di San Marco Argentano-Scalea all’indomani dell’omicidio di Giuseppe Corallo. Nella nota il presule, che invita alla preghiera e alla riflessione, esprime «profondo dolore per quanto accaduto» e invita la comunità «affinché si riscoprano i valori del rispetto e della convivenza pacifica. La tragedia che ha colpito Cetraro - sostiene monsignor Rega - è una ferita profonda per tutta la comunità. Ogni essere umano, dal primo all’ultimo istante della sua esistenza, ha diritto a rispetto, dignità e protezione». Per il vescovo della diocesi «fatti simili lasciano segni profondi nel tessuto sociale e creano smarrimento in chi crede nei valori della pace e della solidarietà. Siamo chiamati tutti a coltivare il rispetto reciproco e a impegnarci per una società più giusta e umana. La violenza non può mai essere giustificata né accettata». «Un appello, quello del presule - è detto nella nota della diocesi - rivolto non solo alle istituzioni e alle forze dell’ordine, ma anche ai singoli cittadini, affinché si costruisca un fronte comune contro ogni forma di sopraffazione. La speranza cristiana si traduca in gesti concreti di tutela della vita, di riconciliazione e di impegno per il bene comune».

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia