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L'omicidio di Cetraro, il saluto del vescovo a Pino Corallo: «Grazie di essermi stato amico»

Monsignor Giovanni Checchinato, presule metropolita di Cosenza, aveva conosciuto in carcere il meccanico vittima di un agguato martedì a Cetraro: «Gli chiesi di dire ogni giorno un’Ave Maria per me, rispose di sì»

«Grazie Pino di essermi stato amico. Amico prezioso che pregavi per me qui sulla terra, continua a farlo anche su, dal cielo». Non è un amico qualsiasi a rivolgersi con queste parole a Pino Corallo nel giorno dei suoi funerali, parlando a cuore aperto della profonda amicizia che li legava da qualche tempo. È monsignor Giovanni Checchinato, arcivescovo metropolita di Cosenza.
Nella toccante lettera – diffusa ieri per volontà della famiglia Corallo, all’indomani dei funerali – al meccanico 59enne ucciso martedì da due spietati sicari a bordo di uno scooter mentre si trovava nei pressi dell’autofficina in cui lavorava, dopo aver scontato una pena per reati legati al mondo delle sostanze stupefacenti, è lo stesso arcivescovo metropolita a rendere note le circostanze in cui era nata un’amicizia «oltre le sbarre, dentro il cuore».
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