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Orrore a Roma, una neonata di 5 mesi e una donna trovate senza vita a villa Pamphili

L’allarme è scattato intorno alle 16, quando alcuni passanti hanno segnalato la presenza del corpicino di una bambina

Folla a Villa Pamphili nel primo weekend 'giallo', Roma, 06 febbraio 2021.ANSA/ MONICA DIAMANTI

Il corpicino era adagiato vicino ad una siepe, nella vegetazione non distante dalla Fontana del Giglio, sul lato della villa che affaccia su via Leone XII. Ad una distanza di circa 100 metri è stato invece individuato, successivamente, il cadavere della donna: dal sacco spuntava un braccio, i suoi resti - a quanto si apprende - sarebbero in stato di decomposizione. A differenza di quelli della neonata.

Il ritrovamento della donna è avvenuto ad opera degli inquirenti nel corso delle primissime indagini scattate dopo che alcuni passanti, intorno alle 16, avevano chiesto l’intervento delle forze dell’ordine dopo avere notato il corpo della piccola.

In pochi minuti il personale del 118 ha raggiunto il luogo del ritrovamento e ha tentato di rianimare la neonata. Un disperato tentativo di strapparla alla morte risultato, però, inutile: la piccola - di 5 mesi - era già deceduta. La zona è stata recintata per permettere alla polizia Scientifica di effettuare i rilievi e cercare elementi utili per ricostruire quanto avvenuto.

Sul luogo del ritrovamento si è recato anche il pm della Procura, Antonio Verdi, che ha avviato un procedimento affidando le indagini alla Squadra Mobile.

Secondo una primissima valutazione fatta dagli inquirenti, la piccola avrebbe circa sei mesi e sarebbe di carnagione chiara. Sulle cause della morte le risposte arriveranno dall’attività del medico legale anche se da un primo esame esterno sarebbero stati individuati dei segni compatibili con dei traumi la cui natura, però, dovrà essere accertata.

Un elemento appare, comunque, probabile: le due vittime sarebbero collegate. Chi indaga passerà al setaccio le telecamere di sicurezza presenti nella zona, tra i quartieri di Monteverde e Aurelio. La speranza è che i dispositivi abbiano ripreso la persona o le persone che hanno deciso di sbarazzarsi della neonata e della donna.

L’attività degli investigatori è andata avanti per tutto il pomeriggio - con gli esperti della Scientifica in tuta bianca, macchine fotografiche e buste per i reperti - davanti ai tantissimi romani che come ogni giorno affollano l’area verde più grande della capitale.

«Mi sembra tutto assurdo - racconta Andrea che frequenta la villa per fare jogging -. Abbiamo capito che era accaduto qualcosa di grave quando abbiamo visto arrivare ambulanza e forze dell’ordine: un sabato tranquillo si è trasformato in un dramma».

In molti, per rispetto, hanno deciso di allontanarsi dalla zona. «Mia moglie ha portato via i bambini, ora sono a casa - aggiunge Alessandro -. È incredibile che una tragedia di questo tipo sia consumata in pieno giorno, in un luogo così frequentato.»

La vicenda di Roma arriva a distanza di pochi giorni da quanto accaduto nel Salernitano, dove un bambino di 9 mesi di Vibonati è stato ricoverato in ospedale con gravi fratture e lesioni. Il piccolo si trova attualmente al Santobono di Napoli, le sue condizioni restano estremamente gravi.

Il bambino, è stato trasferito d’urgenza in eliambulanza giovedì scorso, dopo un primo intervento salvavita effettuato dai medici dell’ospedale di Sapri. Gli inquirenti hanno ascoltato la madre del bambino, il suo attuale compagno e il padre biologico, per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Secondo quanto trapelato, le lesioni sarebbero avvenute in momenti differenti: alcune, come la frattura del femore, risalirebbero ai giorni precedenti, mentre i traumi cranici sarebbero compatibili con un evento molto recente.

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