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Il movimento Diritti Civili compie 30 anni, Occhiuto lo premia

Il Movimento Diritti Civili lunedì prossimo, 16 giugno, compirà 30 anni. Venne infatti costituito ufficialmente all’Ufficio del Registro dell’Agenzia delle Entrate di Cosenza il 16 giugno 1995, avendo e mantenendo sempre la sua sede legale nel cuore del centro storico della città bruzia, in via Rivocati. Sono stati 30 anni caratterizzati da importanti, ininterrotte battaglie civili e di giustizia e da grandi iniziative solidali e umanitarie, nazionali e internazionali, conosciute e apprezzate, tante di esse, anche a livello internazionale», si legge in una nota.

Tra gli storici fondatori del Movimento figurano, insieme al suo leader, Franco Corbelli, il critico d’arte ed ex parlamentare Vittorio Sgarbi, l’avv. Pasquale de Vita, il prof. Giorgio Serra, il compianto direttore e garante Mario Lo Gullo, il prof. Enzo Bonavita, vice coordinatore nazionale e per moltissimi anni responsabile della sede di Diritti Civili in Puglia e il docente Mario Corbelli. In occasione della ricorrenza dei 30 anni, lunedì alle ore 11 lo stesso leader di Diritti Civili, in rappresentanza del Movimento, sarà ricevuto alla Cittadella regionale, a Catanzaro, dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto che ha promosso questo incontro (programmato da tempo) per, continua la nota, «rendere onore e merito alla lunga, esemplare storia di Diritti Civili, al suo impegno sempre dalla parte degli ultimi e a difesa dei diritti di tutti e contro le ingiustizie».

Corbelli ringrazia Occhiuto e dà appuntamento a lunedì, alla Cittadella, per un incontro che, afferma, «sarà l’occasione per ringraziare ancora una volta il Governatore calabrese per la grande opera umanitaria di Tarsia, il Cimitero internazionale dei Migranti, uno straordinario memoriale di civiltà, unico al mondo, i cui lavori, grazie al finanziamento della Regione, stanno per essere ripresi proprio in questi giorni, e per fare una riflessione(particolarmente significativa e importante in questo difficile momento che vive il mondo minacciato da guerre assurde e tragedie orribili) sul grande esempio, per la sua straordinaria e semplice storia di umanità, di solidarietà, di giustizia, di difesa dei diritti civili e umani, di un modesto Movimento di una piccola, lontana città del Sud Italia, che per le sue giuste, coraggiose e fondamentali battaglie civili è finito, tra l’altro, anche sulle pagine del New York Times e sugli schermi di Al Jazeera».

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