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Agguato all’indiano, giallo a Cosenza. La pista della droga appare debole

Inchieste recenti su traffico e spaccio di sostanze stupefacenti hanno accertato l’attivismo dei gruppi africani al fianco delle ’ndrine. La presenza di orientali non sarebbe mai emersa

La questura di Cosenza

Un agguato fallito s’intreccia con trame sfumate e confuse. Un indiano ferito a un braccio, di sabato pomeriggio, nel centro di Cosenza, da un pistolero a bordo di un’auto in corsa. Sono gli ingredienti di una storia che trasuda sospetti. Ipotesi che s’aggrovigliano nella ricostruzione di un “giallo”. La pista della droga è l’unica ma, al tempo stesso, sembra un vicolo cieco. Lo spaccio a Cosenza è nelle mani larghe delle ’ndrine. Il clan degli zingari vende in regime di monopolio. Una quota di riserva è gestita da nigeriani, ghanesi e tunisini. Solo africani, non ci sarebbero orientali, per ora, in mezzo al traffico di stupefacenti. E, allora, perché un 36enne indiano diventa, misteriosamente, bersaglio di un killer?
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