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Paola, emodinamica resta chiusa. Spesi inutilmente due milioni di euro

Il reparto continua a restare fermo e aumenta il sospetto che la mancata entrata in funzione abbia contribuito ad agevolare la sanità privata. La protesta di associazioni , partiti, amministratori e operatori sanitari

Sanità pubblica penalizzata da quella privata? La mancata apertura del servizio di Emodinamica della Cardiologia di Paola continua a fare discutere. E apre spaccati preoccupanti di un sistema che non riesce a girare a pieno regime. Per il servizio si stanno battendo associazioni, partiti politici, amministratori e operatori sanitari. Quattordici sindaci – con quale primo firmatario Roberto Perrotta primo cittadino di Paola – hanno scritto al governatore. Ma non è bastato. Un braccio di ferro che va avanti ormai da tanti mesi. Con iniziali promesse di apertura che sono andate man mano scemando. Gli investimenti effettuati (ben 2 milioni di euro) per comprare macchinati e allestire la sala operatoria non hanno mai trovato concretamente atti collaterali e consequenziali. Adesso anche la politica regionale interroga Occhiuto sui soldi che vengono spesi per il servizio accreditato privato.
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