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Botulino killer, parla il titolare del food truck di Diamante: “Tenevo i barattoli dei broccoli aperti per attirare e poi li riponevo nel frigo”. Indagati anche due medici

Luigi Di Sarno e Teresa D'Acunto, le due vittime
Luigi Di Sarno e Teresa D'Acunto, le due vittime

Il Cosentino è col fiato sospeso per il caso botulino dopo le intossicazioni che sono state registrate in questi giorni a Diamante. L’ultimo decesso (dopo quello di Di Sarno), su cui procede la Procura di Paola, riguarda Tamara D’Acunto, 45 anni, originaria di Praia a Mare e residente a Diamante, dove lavorava “Peppino”, ambulante noto per panini con salsiccia e broccoli. Secondo quanto riportato da La Repubblica, il fratello della donna ha ricostruito che anche lei era passata dal chiosco pochi giorni prima, consumando la specialità. «Tenevo i barattoli dei broccoli aperti – ha dichiarato il titolare del food truck, Giuseppe Santonocito, al procuratore capo Domenico Fiordalisi – li volevo mostrare ai clienti per attirarli, poi la sera li riponevo in frigo».

La Procura tirrenica, inoltre, ha indagato due medici.

 

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