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San Lucido unita contro la violenza di genere: siglato protocollo per sportello antiviolenza e rete di sostegno

Scarpe rosse esposte davanti al comune di Torino per ricordare le donne aggredite, Torino, 25 Novembre 2024 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Fronte comune contro la violenza di genere.
Un fenomeno preoccupante che coinvolge donne di ogni età e condizione sociale, spesso vittime di partner o ex compagni. In risposta a questa escalation - l’ultimo caso appena una settimana fa - una firma storica è stata siglata tra Procura di Paola, Comune di San Lucido e servizi sociali nonché associazioni del territorio.
L’iniziativa a più voci tra istituzioni e associazioni ha riacceso i riflettori sulla necessità di creare una rete solida, che condivida informazioni, competenze e risorse, per proteggere le vittime e intervenire in tempo utile.
Un evento ricco di interventi interessanti sul tema del contrasto alla violenza di genere, che ha visto associazioni ed istituzioni tracciare un percorso insieme. Un primo incontro di sensibilizzazione che ha visto la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Comune di San Lucido, l’associazione Nate al Sud, la fondazione Roberta Lanzino e la Procura della Repubblica di Paola, per l’attivazione di uno sportello antiviolenza comunale e la formazione sul tema della violenza contro le donne.
“È solo un inizio - spiega l’associazione Nate al Sud - ma da un fatto drammatico che ha scosso la nostra comunità siamo riuscite a concretizzare una rete di supporto per le donne che intendo uscire da contesti violenti, solo così possiamo pensare di raggiungere quel cambiamento culturale e sociale di cui abbiamo bisogno, non solo come donne, ma come collettività. Altri incontri e azioni concrete seguiranno, ma come inizio siamo orgogliose e fiduciose”.
All’inziaitive tra l’altro era presente il procuratore Domenico Fiordalisi e il sindaco del comune di San Lucido Cosimo De Tommaso.
La fondazione Roberta Lenzino “Abbiamo visto una città unita nell'abbraccio alla sua concittadina, ferita, nei giorni scorsi, dalla brutalità del suo compagno di vita”. Sul protocollo “un atto accompagnato da una essenziale promessa: che il protocollo non resti simbolica carta scritta, ma diventi operativo strumento intenzionato a migliorare le procedure, ad accorciare i tempi, a creare sinergie e a strutturare linee di condotte coordinate e chiare. È stata una serata particolare, in cui, ancora una volta, si è percepito da parte di tuttə, il riconoscimento non solo emotivo, del ruolo che la tragedia di Roberta, non concittadina, ma fedele villeggiante di San Lucido, ha avuto nella evoluzione della consapevolezza diffusa”.

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