Acqua, i conti non tornano. In particolare, per quanto riguarda quella fornita e poi pagata a Sorical, sono emerse discrepanze nei dati. Il capogruppo consiliare Tonino Cassano torna a evidenziare – come già aveva fatto nel 2020 quando era assessore – una situazione caratterizzata da anomalie nelle fatturazioni e nei consumi effettivi. Nel 2023 il Comune ha pagato a Sorical circa 3,4 milioni di metri cubi d’acqua; nel 2024 la cifra è scesa a circa 3,1 milioni. Nel primo semestre del 2025, invece, si è già arrivati a quasi 1,7 milioni di metri cubi, cui vanno aggiunti i prelievi da fonti proprie, pari a circa 600/700 mila metri cubi annui. «Da un punto di vista matematico mi sembra che qualcosa non torni. Nel 2024, anno caratterizzato da frequenti interruzioni del servizio, il calo dei consumi è stato di circa 300 mila metri cubi, ovvero il 10% in meno rispetto al 2023: forse poco, se rapportato alla costante diminuzione della somministrazione di acqua», osserva Cassano. Più anomalo – per non dire preoccupante – l’andamento del 2025: pur in presenza di un peggioramento della situazione, con interruzioni ormai costanti e turnazioni giorno/notte, il consumo è in crescita. La proiezione porta infatti il volume complessivo a superare persino quello del 2023. «È evidente che più di qualcosa non torna, soprattutto se si pensa che dai contatori passano poco più di 1,3 milioni di metri cubi annui: gli altri 2,8 milioni sembrano sparire», conclude il consigliere. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale