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Intimidazioni, minacce, esplosivi: le mani della ’ndrina su Belvedere

L’inchiesta contro lo storico clan dei Muto di Cetraro, oggi guidato da Giuseppe Scornaienchi, ha ricostruito una sequenza di episodi delittuosi intesi a rafforzare il controllo della cittadina

Sanità nel mirino, bombe, incendi e minacce per il controllo del territorio: riflettori della Dda sugli attentati a Fisiomedical e Tirrenia Hospital a Belvedere marittimo. Un quadro inquietante emerge dall’ultima inchiesta della Direzione distrettuale antimafia, che punta a decapitare le ramificazioni di un clan che da decenni esercita un’influenza pesante sulla costa tirrenica cosentina. Un potere che, negli ultimi anni, si sarebbe esteso anche al settore sanitario, con attentati, minacce e tentativi di estorsione che portano la firma di esponenti collegati al gruppo criminale storicamente riconducibile alla figura del “re del pesce” Franco Muto. E l’amministrazione comunale parla di risposta decisiva dello Stato, ringrazia magistratura e carabinieri e si sofferma sull’importanza di definire la questione della nuova caserma dell’Arma.
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