
Non c'è spiegazione che tenga, non si può accettare la morte di un ragazza di 16 anni. Un padre, poi, ha più diritto di tutti gli altri di gridare la propria sofferenza e la propria indignazione per quanto accaduto a Isabel Desiré Porco. Sui social tutta l'amarezza e i tanti interrogativi ai quali il genitore della sedicenne morta a Roma vorrebbe si rispondesse. «Da papà della dolce Isabel Desirè dico che è inconcepibile nella nostra realtà cosentina e calabrese essere soccorsi in fin di vita ed entrare in pronto soccorso in codice giallo! Naturalmente il medico in ambulanza non c'era! Il personale sanitario diceva che si tratta di un attacco di panico! Intanto il tempo scorre senza capire di cosa si tratti! I tempi di primo soccorso e di diagnosi del PRONTO SOCCORSO (scritto in rosso in tutto il mondo) sono di fondamentale importanza per diagnosticare un evento dannoso. Non faccio accuse ma voglio verità per quando accaduto! Stiamo parlando della vita spezzata di una ragazza figlia della nostra terra Calabria! Tutto ciò non deve più accadere si deve potenziare il primo soccorso e il PRONTO SOCCORSO per riuscire a fare un triage valutativo il più esatto possibile!».
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