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Rende, morta dopo un malore a scuola. I familiari denunciano ritardi

Il padre e la sorella sfogano il loro dolore sui social e raccontano le concitate fasi dei soccorsi, dall’ambulanza senza medico alle attese troppo lunghe nel Pronto soccorso dell’“Annunziata”

La famiglia di Isabel Desirée Porco urla il suo dolore sui social network. Una vita spezzata troppo presto quella della studentessa del Liceo “Pitagora”, che dieci giorni fa ha accusato un malore rivelatosi poi fatale. Su Facebook, il padre e la sorella della vittima hanno ricostruito quanto accaduto durante le maledette ore che hanno posto fine all’esistenza di Isabel Desirée.
Secondo la ricostruzione fornita dai familiari, la studentessa – che quando era in classe avrebbe accusato un improvviso malore – ha chiamato la sorella alle 11.52. Una telefonata con cui avrebbe segnalato «l’inattività di entrambi gli arti destri, gamba e braccio». La sorella, pertanto, si sarebbe precipitata al Liceo. Quando è arrivata a scuola, «Isabel capiva poco, non era in grado di muoversi se non dopo essere chiamata e stimolata in qualche modo», racconta ancora.
E poi aggiunge un particolare sconcertante, vale a dire che la diciassettenne sarebbe stata soccorsa «da un’ambulanza priva di medico e infermiere a bordo».
Durante il tragitto Isabel avrebbe vomitato in più di una circostanza, la sorella era lì, accanto a lei, a sorreggerle la testa. «Stava morendo davanti ai miei occhi e loro mi rassicuravano dicendo: “Tranquilla, è solo un attacco di panico, la ragazza sta bene”», aggiunge la sorella, non riuscendosi a dare pace per ciò che è successo.
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