Il mistero dell’Umberto Primo. Il vecchio edificio che sorge a colle Pancrazio, a pochi metri dal Castello svevo, va ancora alla ricerca del vero proprietario. Dagli uffici della Provincia, esattamente quelli del settore edilizia e Pnrr, guidati dal dirigente Giovanni Amelio, abbiamo saputo che l’ente morale “Umberto Primo”, proprietario dell’immobile, non è mai stato sciolto. E, però, con il passare degli anni la struttura è andata mano mano decadendo. I vari tentativi di riaprire l’Umberto Primo e dei destinare nei suoi locali attività culturali portati avanti dalle amministrazioni che si sono succedute alla guida di Palazzo dei Bruzi e dell’Azienda sanitaria provinciale, sono naufragate. Fu l’ex sindaco Salvatore Perugini a stipulare con l’Asp (guidata da Franco Petramala) una convenzione che prevedeva l’uso in comodato per trent’anni. Presente anche la Provincia (presidente Mario Oliverio). Era previsto il recupero dell’edificio, furono stanziate pure delle somme importanti, effettuati alcuni lavori per una possibile Residenza sanitaria assistita o una sede di master post-universitari, di ricerche socio-sanitarie e scientifiche, di aggregazione, allo scopo di rivitalizzare il centro storico. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale