Si chiama Gianluca Spinella, l'architetto romano che ha ridato vita ai vecchi contenitori di latta della liquirizia Amarelli attraverso la creazione di vere e proprie opere d'arte.
Piccoli oggetti d'arte esposti in maniera permanente al Museo di Rossano Calabro.
Si tratta di istantanee poetiche racchiuse dentro a scatoline per la liquirizia. Immagini dal gusto retrò, piccole creazioni colorate che colpiscono per la loro semplice bellezza.
Antiche scatole che diventano veri e propri oggetti d'arte.
Le scatoline di latta oggi sono calamite magnetiche.
"Un oggetto visto infinite volte, icona del brand di famiglia diventi improvvisamente e creativamente una iconica rappresentazione di un momento di vita, un fermo immagine che in sè ha già tutta la sua compiutezza", commenta Margherita Amarelli.
"Le confezioni di metallo - spiega - sono l'icona della mia azienda l'antica fabbrica di liquirizia Amarelli che da circa 3 secoli ha sede a Rossano. Le piccole confezioni di metallo, portate sul mercato a fine degli anni 70, nascevano in verità da un idea già esistente addirittura nel 1910 data di creazione della prima confezione in metallo, oggi conservata nel Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli. Piccoli scrigni serigrafati con le immagini delle originali etichette della Casa, un successo sin dal principio e che continua ancora oggi".
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