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San Nicola, recupero patrimonio pubblico nazionale: restyling in vista per Palazzo dei Principi

Dalle ville storiche a una ex chiesa, passando per un teatro, un palazzo, un faro e una ex dogana. Denominatore comune: recuperare il patrimonio pubblico coniugando turismo, cultura, ambiente e mobilità dolce, sottrarre all’abbandono e al degrado immobili di proprietà dello Stato, per aprirli al pubblico e avviarli a una valorizzazione economica e sociale. Sono questi gli obiettivi che si pone l'Agenzia del Demanio attraverso l’affido in concessione di beni pubblici, per un massimo di 50 anni, a privati in grado di farsi carico del loro recupero, riuso e buona gestione. 22 i beni messi a bando per i quali, sul sito dell’Agenzia e fino alle 12 del 19 maggio 2022, è possibile fare un’offerta. Si tratta di immobili distribuiti su tutto il territorio nazionale, che rappresentano un ventaglio variegato di tipologie del patrimonio immobiliare pubblico, di valore storico, artistico e identitario, tutti strettamente legati ai contesti paesaggistici e urbani, al tessuto socio culturale e alle comunità locali di riferimento.
Tra i beni di importanti dimensioni si trovano l’ex Caserma Caldieri, incastonata sul lungomare di levante dell’isola di Ortigia a Siracusa, risalente al XVII secolo e nata come convento, poi adibito a caserma e infermeria militare; Palazzo dei Principi Lanza di Trabia, a San Nicola Arcella, edificato alla fine del XVIII secolo in posizione panoramica su uno scorcio del mar Tirreno; Villa Lieta già Boyd, con parco e pertinenze, a Sanremo, costruita all’inizio del XX secolo in un quartiere ottocentesco di alto pregio; Villa Carducci Pandolfini, nella pianura a sud-ovest di Firenze, di impianto quattrocentesco, edificata sui resti di un’antica torre trecentesca; il Carcere di San Vito ad Agrigento, nato come convento sul versante ovest della rupe atenea, nella prima metà XV secolo, per essere poi adibito a carcere nella seconda metà dell’800; la Real Casa dei Matti, a Palermo, ex manicomio e carcere militare di epoca ottocentesca, che si trova nelle immediate vicinanze del centro storico del capoluogo siciliano.
Nella lista figurano anche due immobili particolari: lo storico Teatro Rossi a Pisa, edificato nel 1770, in passato glorioso e rinomato palcoscenico per la prosa, la lirica e il ballo; insieme all’ex chiesa di San Cristoforo a Mantova, risalente ai primi del 1400, con sovrapposizioni settecentesche. Ma tra i beni messi a bando ci sono anche edifici di medie dimensioni, che si trovano lungo itinerari legati al turismo sostenibile: l'ex dogana Torre di Badino a Terracina; il faro del Cardeto ad Ancona; il casello Bacucco sul Po ad Ariano nel Polesine; gli ex caselli Roccolo e Ronchi a Pieve di Cadore, insieme alla stazione Sottocastello; l’ex casermetta difensiva di Monte Croce Carnico a Paluzza; l’ex deposito munizioni Monte di Mezzo a Sagrado; il bastione Sperone e il Gran Maestrato di San Lazzaro a Capua; il casello ferroviario Villa Margi a Reitano; la casa cantoniera della ferrovia appulo-lucana a Irsina; la casa con giardino adibita a dogana a Grottammare; un’unità immobiliare in Via Stenico a Cremona.
L'iniziativa è inserita nell’ambito del progetto Valore Paese Italia che, accanto all’Agenzia del Demanio, vede Mibact, Enit, Difesa Servizi Spa, insieme ad altri partner istituzionali come Anas e Anci-fondazione patrimonio comune. Il progetto ha lo scopo di riunire, sotto un unico brand, le reti tematiche che puntano alla valorizzazione di immobili di interesse culturale e paesaggistico, favorendo nuove attività legate al turismo sostenibile, alla cultura, allo sport, alla formazione, alla mobilità dolce e alla tutela dell’ambiente, attraverso il ricorso a strumenti di partenariato pubblico-privato.Tra gli obiettivi di Valore Paese Italia c'è anche quello di mettere a sistema forme di sostegno allo sviluppo del turismo lento e sostenibile, associato alla valorizzazione del patrimonio pubblico.

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