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Paola, una mostra per festeggiare il primo anno di vita di "Colpo"

A conclusione del primo anno sociale dell'associazione CoLPo, domani (mercoledì 21 dicembre), alle ore 21 sarà inaugurata la mostra “Calabria infame- Un omaggio a Franco Costabile”, a cura di Lorenzo Severina, che ospita le opere di Guido Mallamace e Luca Granato.
L'iniziativa in collaborazione con Galleria mare, sarà il primo di un ciclo di momenti che si susseguiranno nel 2023, nell’ottica di realizzare un ponte tra il centro storico della cittadina tirrenica e l’arte contemporanea.
Il progetto coinvolgerà artisti, operanti anche in campo internazionale, che affrontino tematiche legate al territorio calabrese.
Il Comitato di Liberazione Popolare, attivo sul territorio paolano da un anno, nasce con la volontà di ricostruire comunità, abitando i luoghi attraverso mutuo aiuto e incontro.
L'associazione ha nell'ultimo anno portato avanti iniziative culturali e politiche, tra cui il doposcuola popolare e lo sportello di consulenza legale gratuito, il corso di pittura, rassegne letteraria e dibattiti.
Inoltre, il collettivo ha intrapreso un'azione concreta di riappropriazione degli spazi nel centro storico, promuovendo il festival Margini - abitiamo spazi e tempi, assieme ad altre realtà cittadine.
La serata del 21 vedrà esibirsi i Kyunos, band acid rock, punk prog di Cosenza, seguirà il dj set di Brooklyn Dreams.
“Calabria infame. Un omaggio a Franco Costabile” si propone come riflessione sul tempo e sullo spazio alla luce delle condizioni e contraddizioni della Calabria, attraverso il lavoro di due artisti accomunati da un'attenzione particolare verso il presente e la dimensione storico-sociale del Meridione: quest'interesse li avvicina all'importante lezione del poeta calabrese Franco Costabile, tanto attuale quanto dimenticata, al quale la mostra intende rendere omaggio e memoria.
Il significato della sua poetica non si limita alla sola Calabria, ma riflette l’universale condizione di sradicamento provata da chi è costretto dalle necessità ad abbandonare la propria casa.
L’immagine continuamente evocata dalla poesia di Costabile si scopre tuttora attuale: quotidianamente, sui nostri territori e sulla nostra pelle, viviamo il peso delle insanabili contraddizioni dell’attuale sistema economico: l'emigrazione di massa dei giovani verso il Nord, la devastazione dei territori, la precarietà permanente, la grave emergenza abitativa, il lavoro nero.
Cosa rimarrà di noi, è la domanda che si pongono i due artisti.
L'appuntamento è quindi per domani presso la sede di Colpo, in Corso Garibaldi. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 17 gennaio.

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