Il ministro per la Ricerca e l'Università, Anna Maria Bernini, è ospite stamattina della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università della Calabria. Con il rappresentante del governo che ha lodato le attività di studio e ricerca condotta nell'ateneo di Arcavacata è presente Georg Gottlob, 67 anni, austriaco, uno dei più grandi esperti al mondo di intelligenza artificiale, autentico re dell’informatica, che tra qualche settimana abbandonerà definitivamente la sua cattedra ad Oxford per trasferirsi all’università della Calabria. Gottlob ha lavorato insieme al rettore Nicola Leone in un dipartimento del Politecnico di Vienna dal 1994 al 2000.
Lo scienziato terrà una lectio magistralis - su intelligenza e ignoranza artificiale - formalizzando così il suo ingresso nell’ateneo che materialmente avverrà alla fine dell’anno. Il luminare, a cui l’Unical aveva tributato la laurea ad honorem nel 2017, ritiene il campus di Rende un luogo di ricerca avanzatissimo per i suoi studi sulla teoria dei database e sull’IA Gottlob è stato a lungo applaudito dal pubblico presente nell'aula magna. A fare gli onori di casa il rettore Leone che ha tracciato nel suo intervento gli obiettivi che l'Unical si pone per gli anni a venire.
Bernini, "Fondamentale internazionalizzare le università italiane"
«Internazionalizzare le università italiane e in particolare quelle del Sud è fondamentale e questo ateneo ne è ampia dimostrazione con la sua storia, ritengo che la presenza del professor Georg Gottlob è prosecuzione di questa storia». «Il rettore Leone e il professore Gottlob - ha aggiunto Bernini - sono i nuovi argonauti dei saperi nel mondo che diventano grandi nel momento in cui si mescolano e si arricchiscono mutuamente».
Occhiuto, "All'Unical realizzato sogno di Andreatta"
«Abbiamo realizzato il sogno di Andreatta, perché diceva che un giorno Rettore e presidente della Calabria sarebbero stati entrambi laureati dell’Unical, e ho piacere ad aver visto concretizzato il sogno». «Lavorare in Calabria - ha poi aggiunto Occhiuto parlando con i giornalisti a margine della cerimonia di inaugurazione a Rende - significa pensare che il traguardo che si taglia è una minima parte di quello che c'è da fare. Per fortuna ci sono tante possibilità».
Foto Franco Arena
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