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Torna Primavera dei Teatri a Castrovillari: in scena si cambia il mondo!

Un programma (23 maggio-2 giugno) ancora più denso: 55 eventi fra anteprime e prime, residenze, workshop, performance e mostre

Rinnovarsi, cambiare pelle, mantenendo però ben chiare alcune delle peculiarità che negli anni ne hanno fatto un appuntamento imprescindibile per la nuova drammaturgia, punto focale della stagione dei Festival italiani, ancor più importante perché si svolge a sud, in Calabria, nella consapevolezza che l’arte può e deve non solo dialogare col territorio ma trasformarlo. Perché è quello che fa, ormai da XXIV edizioni, Primavera dei Teatri.

«Abbiamo scelto di rimetterci in discussione, per indagare un modo diverso di agire e intendere il nostro ruolo e la nostra funzione – spiegano Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano, direttori artistici del Festival, anime della compagnia Scena Verticale – Primavera dei Teatri non è solo un evento: è un catalizzatore di cambiamento per il territorio e la comunità, una scommessa sul potere trasformativo dell’arte».

Sarà una Primavera lunga e densa di appuntamenti che, dal 23 maggio sino al 2 giugno, con ben 55 eventi tra teatro, danza, musica, performance, residenze workshop e mostre, animeranno Castrovillari di artisti, nazionali e internazionali, pubblico, critici, addetti ai lavori.

«La principale novità di quest’anno è PRIMA – annunciano i direttori artistici – esperimento di piattaforma internazionale che nasce con l’obiettivo di contribuire al percorso creativo di giovani artisti operanti nell’ambito della danza e della performance. Nel corso di cinque giorni si potrà assistere ad alcune creazioni ancora in divenire, realizzate anche grazie alle residenze offerte dal festival e raggruppate nella sezione Open Studios e ai lavori ultimati di artisti e artiste nazionali e internazionali all’interno della sezione Programmazione. Contestualmente abbiamo rafforzato l’anima consueta di Primavera, con l’obiettivo puntato sulla nuova drammaturgia e un programma che investe molto sulla nuova generazione di autori e autrici alle prese con la complessità e le criticità della società contemporanea. Il progetto di questa edizione è frutto di un lavoro curatoriale complesso e articolato, fatto di visioni, studio, confronti in giro per l’Europa, per dare un senso e una profondità diversa alla ritrovata identità multidisciplinare del festival».

Tanti tasselli e tante voci a comporre un articolato quanto multiforme programma. Naturalmente, come è consuetudine ormai per il Festival, molte le anteprime e le prime, progetti che scelgono l’atmosfera attenta e partecipativa di Primavera per incontrare il pubblico, presenti come sempre anche le istanze del tempo complesso che stiamo attraversando e quelle di un Sud che sceglie il teatro per raccontare e raccontarsi.

Il festival si aprirà dunque dal 23 al 27 maggio con la sezione PRIMA, e protagonisti delle residenze saranno Annamaria Ajmone, Giovanfrancesco Giannini, Danila Gambettola, Maria Luigia Gioffrè, Leonardo Schifino, Mauro Lamanna, Dario Rea - Maher Msaddek, mentre nella sezione Programmazione artisti nazionali e internazionali, con molte prime nazionali, presenteranno i loro progetti: Dalila Belaza, Maria Hassabi, CharaKotsali, Roberta Racis, Marco da Silva Ferreira, Elena Antoniu, ArkadiZaides, PanzettiTicconi, Chiara Bersani, Mauro Lamanna – Aguilera Giustiniano, già apprezzati in una passata edizione del festival.

Al via, dal 28 maggio poi, la consueta programmazione di Primavera dei Teatri. La prima giornata (28 maggio) vedrà protagonisti Dino Lopardo con «Affogo» e il Teatro Studio Krypton con «Ismene - Family Affairs». Il 29 maggio si prosegue con Tindaro Granata, messinese di Tindari, attore autore e regista che propone «Vorrei una voce», e poi due prime assolute: Antimo Casertano in «Mare di ruggine (la favola dell’Ilva)» ed Elvira Scorza con «Tutta colpa di Ugo»; il 30 maggio Accademia Perduta propone lo spettacolo «Gramsci Gay»; e poi due prime assolute: Caroline Baglioni con «Play» e Davide Iodice con «Pinocchio/Che cos’è una persona». Il festival prosegue il 31 maggio con Fabio Pisano che presenterà lo spettacolo «Spezzata. Rapsodia (Per Intercessione del Silenzio)» in prima assoluta, Giulia Scotti in anteprima nazionale proporrà «Quello che non c’è», mentre «I quattro desideri di Santu Martinu» sarà la proposta artistica di Dario De Luca che prosegue il percorso di scoperta e rielaborazione di storie della tradizione.

Sabato primo giugno, fra le prime assolute la Compagnia Dammacco/Balivo presenterà «La morte ovvero il pranzo della domenica», Pier Lorenzo Pisano porterà in scena «Totale», mentre «Zitto Peter» sarà la proposta diFettarappa/Guerrieri. Tre spettacoli concluderanno il festival: Kepler 452 con «Album», Marco Sgrosso con «A colpi d’ascia», Tommaso Urselli / Alberto Oliva / Claudio Facchinelli con «Il rivoluzionario errante». E a completare il fitto programma la sezione «Oltre», ovvero incontri, laboratori, presentazioni di libri, fra cui «Cronicario» con Dario Tomasello, La distribuzione degli spettacoli dal vivo, un percorso di curatela con Elena Lamberti, Cinema e Teatro: Trasformando il paesaggio culturale regionale, a cura della Fondazione Calabria Film Commission, mostre, di cui una dedicata al teatro di Saverio La Ruina attraverso lo sguardo di Tommaso Le Pera e ancora dibattiti, concerti e djset. In programma fra le altre, una performance con Cecilia Foti, cantante e attrice messinese del gruppo vocale delle Glorius4, e Gianfranco De Franco.

Il festival collabora con numerosi partner internazionali e opera in coproduzione con le principali istituzioni culturali italiane, è sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Calabria, Calabria Straordinaria, Fondazione Carical, Nuovi Mecenati, Onassis Stegi, col patrocinio del Comune di Castrovillari.

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