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Cgil, Guido riconfermato segretario generale del comprensoriale Pollino – Sibaritide – Tirreno

Giuseppe Guido è stato riconfermato segretario generale della Cgil comprensoriale Pollino – Sibaritide – Tirreno. La sua rielezione è avvenuta a conclusione del VII congresso comprensoriale svoltosi ieri e oggi  presso l’antico granaio di Roseto Capo Spulico e conclusosi con l’intervento di Gianna Fracassi, della segreteria nazionale della Cgil. Un’assise congressuale che ha visto la partecipazione di 150 delegati eletti nelle 237 assemblee congressuali di base tenutesi nell’intero comprensorio e che hanno visto la partecipazione di 11.281iscritte e iscritti. L’assemblea generale lo ha eletto con il 95,16% dei voti.

“Si è chiuso un bel congresso. La parte più bella – ha dichiarato Giuseppe Guido, subito dopo la sua rielezione - è stata la discussione che ha valorizzato i temi di quest’assise. È un motivo di orgoglio continuare a  rappresentare per i prossimi quattro anni la Cgil di un territorio che fa questa discussione, che propone l’Apq delle zone interne, che rivendica e pratica l’autonomia. È un onore e sarà una grande responsabilità quella che da domani, e per i prossimi 4 anni, dovremo esercitare nel territorio, tra la gente, tra i compagni e tra gli iscritti sapendo che quando si è detto nella relazione e nel partecipato dibattito diventa il nostro programma sindacale. Noi lavoreremo da domani – ha concluso visibilmente emozionato il riconfermato segretario generale della Cgil comprensoriale - affinché, nell’interesse della nostra rappresentanza, si possano ottenere le cose che abbiamo proposto nella relazione, nel dibattito e nelle conclusioni di Gianna Fracassi, della segreteria nazionale”.

Il VII congresso della Cgil comprensoriale si era aperto ieri con la Relazione del segretario uscente. Giuseppe Guido, dopo aver analizzato a grandi linee il quadro nazionale e dopo aver ribadito, a chiare lettere, l’autonomia della Cgil si era soffermato sulle tante e gravose problematiche locali. Nella sua dettagliata e completa “analisi” aveva sostenuto la necessità di un Apq per le aree interne. “Un accordo tra Istituzioni locali, associazioni sociali e territoriali,  Parco Nazionale del Pollino, Regione e Governo dentro cui far confluire le risorse che rischiano di non spendersi per costruire quello strumento di governance dove ognuno, abbandonando le logiche campanilistiche, dovrà fare gli interessi della collettività. Un APQ che dovrà poggiare su tre misure cardini: Lavoro, Sanità e Istruzione e che sposti la visione dalla singola comunità alla centralità di un’area vasta”.

Una relazione dove aveva ribadito la necessità di  far partire immediatamente i lavori di ammodernamento del Terzo Megalotto della SS.106 tra Roseto e Sibari e dove, analizzando la drammatica situazione sanitaria presente nel comprensorio, aveva chiesto le dimissioni del direttore generale dell’Asp di Cosenza, Raffaele Mauro. Dopo un dibattito approfondito e partecipato, il VII congresso della Cgil comprensoriale si è chiuso con l’intervento di Gianna Fracassi, della segreteria nazionale,  che ha posto la sua attenzione sui temi di carattere nazionale non tralasciando un’attenta analisi sulle problematiche della Calabria.

Gianna Fracassi parlando del Def ha sostenuto che “nel Def, a parte le polemiche delle ultime ore se è arrivato o non è arrivato al Quirinale, si fa un’operazione molto chiara sul versante del condono fiscale, sull’abbassamento delle tasse a partite Iva e quant’altro e non si fa nulla su lavoratori e i pensionati”. Soffermandosi sulla questione Riace ha sostenuto che si tratta di “un’operazione ben precisa che vuole colpire i percorsi di integrazione e che, tutti uniti, dobbiamo “respingere con grande nettezza qualsiasi deriva razzista che non rappresenta il nostro Paese”.

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