Regione inadempiente e colpevole. Si respira profumo d'elezioni e s'accende lo scontro tra Cosenza e Catanzaro sul mega cantiere della metro e del parco del benessere. A fine marzo il sindaco Mario Occhiuto ha inviato un'ennesima diffida al presidente della Regione Mario Oliverio, ribadendo l'esigenza di chiarezza in merito alle sorti dell'appalto.
Nella missiva l'architetto sottolinea come «il Comune di Cosenza ha sottoscritto un accordo di programma contenente il progetto infrastrutturale della metro e delle opere connesse e, trattandosi di un sistema complesso di mobilità nel proprio territorio, sta seguendo con comprensibile apprensione, il susseguirsi di notizie di stampa, dichiarazioni di esponenti politici, risposte dell'Assessore regionale competente (Roberto Musmanno, ndc). Dalle stesse, sembra emergere un quadro assai poco rassicurante e, soprattutto, una serie di criticità che potrebbero mettere in discussione persino la fattibilità delle opere (principale e collegate)».
Occhiuto rimarca che sinora s'è astenuto «dall'intervenire pubblicamente sull'argomento, evitando di esporre le responsabilità regionali per replicare agli interventi critici che rimarcavano le problematiche della viabilità e del sistema di mobilità cosentino, attribuendone le responsabilità principalmente al Comune di Cosenza. L'apporto del Comune è stato costantemente orientato a risolvere le numerose criticità riferibili all'azione della Regione Calabria».
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