«In questa città ci sono moltissimi soggetti che non pagano la Tari». Da tempo Ecologia Oggi va segnalando la cosa ai competenti uffici comunali dopo i riscontri avuti dal personale impegnato nella distribuzione dei kit per la raccolta differenziata. Molti utenti che vanno a ritirare il materiale ai quali viene chiesto il numero di iscrizione o quello riportato sui vecchi contenitori fanno... spallucce.
Non risultano censiti. Quindi non pagano il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti (nel capoluogo bruzio la somma annua prevista è di circa 13 milioni di euro) che è dovuto da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte che producono rifiuti.
La verità come al solito sta sempre nel mezzo. Nel senso che a Cosenza la Tari viene pagata da un buon 60% degli utenti. I dati mancati nella banca dati di Ecologia Oggi riguardano spesso utenti iscritti a ruolo da poco i cui nominativi non sono ancora visibili. Ma una buona fetta di residenti in effetti la cosiddetta “spazzatura” in effetti non la paga. Sfugge ai controlli.
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