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Balneazione, l'estate di Corigliano-Rossano non promette nulla di buono

Di certo c'è che, anche la stagione balneare, si preannuncia essere disastrosa. Gli imprenditori balneari restano con il fiato sospeso, in attesa di sapere quali saranno le disposizioni in vista di una stagione estiva, che il meteo rivela essere ormai arrivata. Su quasi trenta chilometri di costa del comune di Corigliano Rossano, sono circa ottanta gli stabilimenti dislocati tra l'area bizantina e quella ausonica, che muovono una parte dell'economia locale.

Poca soddisfazione per l'ordinanza varata dalla Regione con la quale si è dato il via libera per l'inizio dei lavori, ma che, lamentano gli imprenditori della categoria, alla vigilia della stagione balneare non da nessuna indicazione certa, perché «molto fumosa».

Ed è per questo che si invoca un tavolo tecnico anche con il comune per riuscire ad arrivare ad una linea concordata per la stagione estiva. Intanto restano in stand-by e sul litorale i lavori di preparazione dei lidi sono al palo. Le ragioni, come riassume anche il delegato per l'area jonica della provincia di Cosenza del sindacato di categoria, Vincenzo Salvatore Gallo, sono legate all'assenza totale di linee guida sulle quali poter predisporre l'allestimento di ombrelloni e, più in generale, della fruizione degli stessi stabilimenti. Nessuna indicazione su quelle che dovranno essere le distanze obbligatorie degli ombrelloni piuttosto che una definizione del numero delle persone che ne potranno fruire.

Insistono per avere anche risposte sulla richiesta inoltrata di una proroga delle concessioni altrimenti in scadenza a fine dicembre. Tra gli operatori locali si ragiona anche per una possibile cooperazione. Resta per il momento l'impossibilità a provvedere ad allestire le spiagge, vista «la grave mancanza di chiarezza da parte del Governo e delle Istituzioni sulla prossima stagione balneare», dichiara il numero uno del sindacato, Antonio Capacchioni.

Vengono indicate date ipotetiche, dal 18 maggio al 1 giugno, «che creano solo confusione e aspettative destinate ad andare deluse per l'assenza di chiare indicazioni sulle concrete nuove modalità operative»A. Dal Sib spiegano che «l'allestimento di una spiaggia, operazione complessa che richiede dai 20 ai 40 giorni, può iniziare solo nel momento in cui vi sono precise indicazioni sulle nuove modalità di fruizione dell'arenile e del mare». Le aziende balneari chiedono una maggiore attenzione per essere nelle condizioni di assicurare che, anche quest'anno, l'esercizio della balneazione si svolga in tutta sicurezza sia per i bagnanti che per gli addetti ai lavori.

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