Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La mandorla di Amendolara punta al marchio Dop

La mandorla locale punta al marchio Dop. Continua deciso il percorso verso il prestigioso riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta. L'iter avviato dal Comune che ha puntato fortemente sul suo marcatore identitario per eccellenza - che nella storia ha dato il nome al paese, oggi denominato, appunto, il Paese delle Mandorle - si arricchisce di un tassello importante.

La Camera di Commercio di Cosenza, guidata dal presidente Klaus Algieri, in collaborazione con Coldiretti Calabria e con il suo direttore Francesco Cosentini hanno attenzionato con interesse tale progetto avviato dal sindaco Antonello Ciminelli in sinergia con il consigliere delegato all'Agricoltura, Mariateresa Stamato, decidendo di finanziare l'iter burocratico- promozionale per l'ottenimento della Dop, marchio attribuito dall'Unione Europea a quegli alimenti con caratteristiche peculiari del territorio dove vengono prodotti.

«Siamo orgogliosi di questo interessamento tangibile da parte della Camera di Commercio e di Coldiretti - ha commentato l'avvocato Ciminelli. Una iniezione di fiducia che testimonia quanto di buono abbiamo fatto sinora per regalare al paese e agli amendolaresi un marcatore identitario che porti il nome del nostro paese nel mondo».

L'Amministrazione Comunale punta in maniera particolare sulla Pizzutella, varietà di mandorla originale e originaria del territorio cittadino che per le sue caratteristiche estetiche e nutrizionali si presenta come unica al mondo. La Mandorla amendolarese dal 2019 gode già del marchio De.Co. (Denominazione Comunale) e grazie al lavoro svolto in sinergia con il Centro di Ricerca in agricoltura “Basile Caramia” di Locorotondo - nello specifico con il dottor Vincenzo Roseti - e con l'Arsac (Azienda regionale per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese), ben tre varietà sono state iscritte nel registro nazionale delle piante da frutto presso il Ministero delle Politiche Agricole. E cioè, la Pizzuta di Amendolara, la Mezza Mollese e la Mollese Piccola.

Caricamento commenti

Commenta la notizia