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L’energia costa troppo, appello di Confindustria Cosenza

Il presidente Fortunato Amarelli sollecita una serie di mirati interventi. A rischio le produzioni perchè mancano i materiali

Fortunato Amarelli

Una crisi profonda a Cosenza. I costi dell’energia impattano negativamente sulle aziende della nostra provincia come su quelle del resto del Paese. Si registrano ritardi sulla fornitura dei materiali nel settore manifatturiero con contestuale blocco o ritardo nei sistemi produttivi e di lavoro. La situazione è davvero emergenziale e gli industriali ne sentono il peso: i costi per le aziende sono cresciuti enormemente negli ultimi due anni. A lanciare l’allarme è il presidente di Confindustria, Fortunato Amarelli. «Oltre all’emergenza pandemica ci troviamo a fare i conti con una vera e propria crisi energetica che ha conseguenze terribili sul sistema produttivo» afferma Amarelli aggiungendo poi le cifre che testimoniano del disastro incombente: «l’incremento del prezzo del gas nelle ultime settimane è stato del 280% rispetto a gennaio 2021 e del 650% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il tutto si traduce in un aumento delle bollette, passate da 8 miliardi nel 2019 a 21 miliardi nel 2021, e che arriveranno a 37 miliardi di euro nel 2022 con un impatto devastante sul sistema produttivo italiano e calabrese. Il costo dell'energia per le imprese italiane nel 2019 è stato di 8 miliardi, nel 2021 di 20 e la previsione per il 2022 è di 37 miliardi. È un livello assolutamente insostenibile».

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