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Imprese di Cosenza allo stremo, dopo la pandemia il caro-bollette

L’impennata dei costi energetici supera il quattrocento per cento

Vincenzo Farina presidente regionale della Confesercenti

Bisognerebbe trovare le parole giuste o inventarne nuove, di parole (a parte le imprecazioni, s’intende) per tracciare un bilancio quantomeno aderente alla realtà economica provinciale chiusa, imbottigliata, nella spirale di questo terzo anno di contagi che lasciano poco spazio alla speranza. Quella giostra che aveva iniziato a girare ha dapprima, sottolinea il presidente regionale della Confesercenti, Vincenzo Farina, «rallentato sotto il peso delle nuove restrizioni e poi s’è fermata davanti ai vertiginosi aumenti: uno fra tutti quello dell’energia». Così quel poco di guadagno entrato nelle casse a cavallo delle festività, in cui ci si immaginava il film della ripresa, è sfumato via come il fumo bianco che segue lo scoppio d’un mortaretto. Secondo Vincenzo Farina è «inutile tirare un bilancio delle festività passate in archivio». È inutile perché rispetto al 2019 che, rimarca il presidente regionale della Confesercenti, «per ovvie ragioni è l’anno di riferimento» le stime raccontano d’una perdita che, sottolinea Farina, «va ben oltre il cinquanta per cento».

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