Il sabato mattina a Cosenza sorge con quel lamento angosciante dei prezzi che crescono. E crescono ancora. Sono, soprattutto, le quotazioni dei prodotti energetici a trascinare un carrello della spesa che diventa sempre più pesante. Gas e luce hanno iniziato l’ascesa che dovrebbe ritrovarsi nel picco già con le bollette del primo trimestre del nuovo anno (e i rincari colpiranno anche le fasce tutelate, ha detto Arera). Senza contare che sui prezzi al consumo, inevitabilmente, incide la risalita dei carburanti per autotrazione.
La mappa del pieno in città varia da stazione di rifornimento a stazione di rifornimento. A seconda delle insegne e dell’ubicazione della sede la quotazione del carburante subisce oscillazioni nell’ordine di qualche centesimo per litro. Dovunque, però, i rincari alla colonnina si sono apprezzati chiaramente. Dalla fine di dicembre dello scorso anno a ieri il prezzo del gasolio è salito di circa dieci centesimi a litro. Ma rispetto al 31 dicembre, il pieno medio (immaginato in un serbatoio da 50 litri) costa dai 4 ai 7 euro in più. Una stangata che è solo all’inizio e che rischia di generare nuovi rialzi su tutta la filiera. Dal produttore al consumatore tutto è destinato ad aumentare.
I sovrapprezzi
Il prezzo del carburante, del resto, lo forma la compagnia e il gestore lo applica rinunciando, eventualmente, a una parte del profitto stabilito in 35 centesimi lordi per litro di carburante erogato, indipendentemente dalla quotazione di benzina e gasolio. Dunque, come continuano a ribadire i rappresentanti di categoria, da parte dei benzinai non è in atto alcuna speculazione. E non avrebbe senso aumentare il costo del pieno alla pompa perché la manovra genererebbe un crollo delle vendite di carburante. La situazione aggiornata, in molti casi a ieri, secondo le quotazioni riportate dall’Osservatorio del Mimt, mostra in città e nei comuni dell’hinterland, un volto assai variabile all’interno di un intervallo di confidenza, comunque, risicato. Il costo del gasolio varia tra self e servito. Col fai-da-te, il prezzo di un litro di gasolio oscilla tra 1,689 euro nelle stazioni “Esso” di via Mosca a Rende, e via Kennedy, sempre a Rende, d 1,759 della Tamoil di Piane Crati. Dunque una forbice di 7 centesimi al litro, una differenza che, su un pieno medio (50 litri), sale a un euro e 3,5 euro. Anche per quanto riguarda la benzina, l’intervallo di confidenza tra minimo e massimo ci riporta alle stesse differenze: 1,809 all’Ip di viale della Repubblica (all’angolo con via Pasquale Rossi), contro l’1,869 esposto nella stazione di servizio Tampol di Surdo. Anche in questo caso si tratta di un differenziale minimo quantificato in 6 centesimi al litro. Sul pieno, la differenza sale a 3 euro per litro. Naturalmente, col servito, ormai si viaggia ben oltre i due euro al litro.
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