Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La cosentina Orrico ancora su di giri: “Ecco come ho battuto Gentile alle Politiche”

Ha conquistato l'unico collegio uninominale in Calabria sfuggito al centrodestra: l’impresa è riuscita alla grillina confermata alla Camera. «Abbiamo scardinato un sistema e fermato un’onda che altrove non ha avuto argini». Lo sconfitto nel “derby”: «Non mi rassegno a logiche di clientele statali che condizionano i diritti dei cittadini»

Anna Laura Orrico

Ama viaggiare, il teatro, la danza. E, poi, scrivere, sognare. Anna Laura Orrico, a 42 anni, è già stata un po’ tutto. Imprenditrice, project manager, politica, sottosegretario di Stato. E, per due volte, deputata con i grillini. Ma tornare a Montecitorio è stato più difficile. Una rielezione sofferta, conquistata da outsider. Il risultato ha sorpreso i sondaggisti che da mesi avevano blindato il collegio di Cosenza. Un’altra roccaforte nelle mani del centrodestra calabrese consegnata a un deputato uscente, il “predestinato” Andrea Gentile, nettamente favorito sulla rivale pentastellata. Ma la notte elettorale più lunga degli ultimi quattro anni ha disegnato lo scenario inatteso. È bastata una manciata di voti (473) a scavare quel confine. Un sisma lieve percepito nelle 82 sezioni elettorali di Cosenza, la città dei due competitor. Scheda dopo scheda il diagramma ha imboccato la fisionomia dell’unico flop del centrodestra nelle sfide uninominali.
«La carta vincente? Ritengo che i calabresi – spiega la Orrico –, quando trovano un’offerta politica di qualità, la sappiano valutare. Abbiamo scardinato un sistema e fermato un’onda che altrove non ha avuto argini. E poi, è finito, mi auguro, il tempo delle rendite politiche. Ormai i cittadini ti pesano per quello che hai fatto, per le questioni che hai affrontato. Quanto hai dato per la tua terra. Personalmente ritengo di aver fatto il mio. Sia come parlamentare con battaglie sociali, civili e ambientaliste riguardanti il territorio. Sia da sottosegretario alla Cultura nel Conte bis con la concretizzazione dei 90 milioni del centro storico di Cosenza attraverso il Contratto istituzionale di sviluppo i cui bandi di gara stanno partendo ora, le risorse destinate al rilancio del Parco archeologico di Sibari e quello dei Tauriani di Palmi, i 6 milioni per il retroporto di Gioia Tauro ottenuti in sinergia con il collega Auddino, lo stanziamento di altre risorse per salvare il sito di Capo Colonna, luogo iconico della Calabria nel mondo. Ecco, giusto per citare alcuni temi».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

Caricamento commenti

Commenta la notizia