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Messina RestArts, Aiello: "Ascolterete il mio cuore esplodere"

Stasera il concerto del giovane artista calabrese all’arena villa Dante. «È troppo tempo che aspetto questo momento, suoneremo i miei due dischi e una cover»

Un inno alle proprie radici, ma anche un modo per integrare musicalità tra loro lontane in “Meridionale tour”, atteso concerto di Aiello, giovane artista di successo, che approderà all’arena Villa Dante nell’ambito di “Messina Restarts”, rassegna artistica promossa dall’amministrazione comunale. Oggi il cantautore cosentino porterà nella città peloritana i brani dell’ultimo album ove racconta le proprie origini calabresi con una serie di pezzi che, nel segno dell’indie pop, uniscono elettronica e tradizione, ritmi latini e urban, vena comunicativa della musica leggera e intimismo della canzone d’autore. Una cifra stilistica di cui l’artista ha dato testimonianza in “Vienimi a ballare”, successo dell’estate 2020, e nella sanremese “Ora”, brani in scaletta assieme agli altri pezzi dell’album e alle hit degli scorsi anni “Arsenico”, “La mia ultima storia” e “Il cielo di Roma”.
Questo si sta decisamente rivelando l’anno del cantante rythm & blues cosentino, che si è distinto con la partecipazione sanremese tra i big ed il brano “Ora“, un’interpretazione molto intensa che ha fatto seguire anche un riscontro importante a livello radiofonico per il brano. “Ora” è stata una canzone particolarmente apprezzata e Aiello sta lavorando per promuovere il suo album “MERIDIONALE” che contiene anche il suo singolo estivo, “Fino all'Alba (ti sento)". Classe ’85, nonostante l’età ancora giovane Aiello ha già maturato molta esperienza sui palchi di tutta Italia, arrivando a cantare anche in Australia, dove ha vissuto un lungo periodo della sua vita.
Abbiamo raggiunto Aiello per saperne di più.
“Meridionale” è un disco autobiografico. Come è nata la scelta di raccontarsi in maniera così intima e personale? In che modo è inserita la tua Calabria nelle canzoni dell’album?
"A posteriori lo definirei un concept album, focalizzato sulle mie radici, la contaminazione culturale di cui sono figlio e che ho sperimentato anche nei suoni. La Calabria è ovunque, in ogni mio slancio ispirazionale, in ogni mia visione. Sento una sorta di devozione, amore profondo e gratitudine per questa terra e per tutto il Meridione".
Cosa ascolterà il pubblico messinese la sera del 17 agosto? Qualche anticipazione sulla scaletta?
"Ascolterà come è capace di esplodere un cuore, il mio, di gioia e fame di stelle… è troppo tempo che aspetto questo momento. Suoneremo i miei due dischi e una cover speciale".
Il 2020 è stato un anno di grandi soddisfazioni per te, col successo di “Ex voto” e la nomination al David di Donatello con “Festa” (colonna sonora di “Bangla”). Anche la partecipazione a Sanremo con “Ora” e il duetto con Vegas Jones sulle note di “Gianna” di Rino Gaetano…
"Sono stati due anni molti intensi e con traguardi importanti. Sanremo ha rappresentato una grande opportunità, un alternarsi continuo di esaltazione e realismo, stelle e terra. Ci vuole coraggio e tanta forza per sopravvivere a quella settimana. La scelta di cantare il brano cult di Rino Gaetano è stata istintiva, di cuore, perché è uno dei miei tre artisti preferiti, insieme a Dalla e Battisti. La proposta di eseguirla con Vegas è nata invece dalla stima che ho per il suo grande talento".
Sei uno degli artisti italiani di maggior successo degli ultimi anni, arrivato al disco d’oro iniziando dalle piattaforme streaming. Quanto sono importanti per un artista emergente?
"Devo ammettere che le piattaforme digitali sono ormai il trampolino principale dal quale tuffarsi. Non sempre ti immergi in un mare immenso e cristallino, a volte duri il tempo di una canzone, altre rimani a galla più a lungo. Io sono stato piuttosto fortunato".

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