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La Calabria riabbraccia Brunori: bagno di folla all'Unical per il cantautore cosentino che a Sanremo ha conquistato "tutta l'Italia"

“Che esperienza è stata? Non male, se si tiene conto che io trascorro il resto dell’anno davanti a una stufa a pellet: è stata una botta di vita che mi basterà per cinque e o sei mesi. L’aspetto più bello? Mia figlia al rientro mi ha detto che sono un eroe"

Brunori Sas è tornato. Il suo "Albero delle noci" ha fatto un giro largo, ma alla fine è rientrato alla base: all'Unical, il posto in cui aveva spiegato in un incontro ad hoc le motivazioni che lo avevano spinto a giocare la carta Sanremo. Ora che il frullatore dell'Ariston lo ha restituito alla sua terra, più stanco ma decisamente più carico, Dario è tornato proprio nel campus e ha cantato al cospetto di migliaia di presenti il suo capolavoro, non prima di aver firmato le copertine dell'ultimo album che è andato a ruba sin dall'uscita.

Come al solito l’artista calabrese ci mette tanta ironia nelle sue dichiarazioni. “Che esperienza è stata? Non male, se si tiene conto che io trascorro il resto dell’anno davanti a una stufa a pellet: è stata una botta di vita che mi basterà per cinque e o sei mesi. L’aspetto più bello è stata la vicinanza della mia famiglia. Mia figlia al rientro mi ha detto che sono un eroe. Molto bello sentirselo dire”.

Foto Franco Arena

Brunori all'Unical ha cantato anche Guardia 82 che è una delle sue prime canzoni molto conosciuta tra gli universitari.

Entusiasmo alle stelle per il firmacopie all'Unical

L’ultima tappa del Brunori Sas day all’Unical è il firmacopie della copertina del nuovo album. Migliaia di studenti sono da ore in attesa di entrare e sono stati previsti dei turni per consentire a tutti di incrociare il cantante cosentino reduce da Sanremo. Un fiume di entusiasmo, ma la sensazione è che per molti l’attesa sia ancora lunghissima.

 

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