La curiosità e il piacere di scegliere un buon libro passa dall’incontro magico con un libraio competente e appassionato, pronto ad offrire spunti e suggerimenti di lettura, paziente al punto giusto, ma anche pronto a curiosare prima degli altri e poi perdere un po’ di tempo con noi. Se poi, il campo è quello dei libri scolastici, l’impegno raddoppia, implica il coinvolgimento di intere comunità, famiglie, istituzioni.
Non ci si è accorti di quante virtù rare ci vogliono per essere un buon libraio fino a quando Franco Percacciuolo, fedele amico della scuola con la sua parola esperta e rassicurante, improvvisamente è venuto a mancare. E con lui se ne va un glorioso pezzo di storia dell’istituzione scolastica cosentina.
La sua avventura nel mondo del lavoro era cominciata come “ragazzo di libreria”, alla Cianflone di Cosenza, poi come ispettore Rizzoli e promotore editoriale all’inizio degli anni ’80; nell’annata 1982 si mette in proprio con la libreria specializzata rivolgendosi – soprattutto – al mondo scolastico.
Nel settore è stato un innovatore, anticipatore e sperimentatore audace. Da convinto libraio, amava il libro e ne seguiva ogni processo di evoluzione e sviluppo. Anche di fronte ai grandi competitors dell’editoria tradizionale che nel tempo si erano susseguiti cambiando le regole del gioco, Franco Percacciuolo ha sempre saputo affrontare il cambiamento, anticipandolo.
Si è rivelato un punto di riferimento per importanti gruppi nazionali attivi nel campo dell’editoria tecnica scolastica.
Allo stesso tempo ha introdotto modernità nel settore diversificando ed espandendo i servizi e i prodotti utili al mondo scolastico, dalle tecnologie legate al libro agli strumenti multimediali, come il registro elettronico, fino alla formazione, contribuendo così a costruire l’idea moderna del libraio “sprint”. Il suo continuo girare, parlare, divulgare e comunicare novità e aggiornamenti aveva il senso della tenacia generosa di un fervente appassionato della scuola, o, meglio di un professionista attento all’evoluzione dei contesti educativi e formativi.
Nelle sue generose donazioni di libri a studenti e studentesse vincitrici di concorsi e premi si legge tutta l’attenzione e il rispetto che Percacciuolo aveva per la Scuola.
Nella sua narrazione la libreria di successo non coincideva col potenziale di vendita, ma era soprattutto un ampio progetto culturale. Anche dopo il pensionamento, quando aveva con orgoglio passato il testimone ai due figli, Franco non ha mai smesso di occuparsi dell’universo scolastico, regalando sempre a tutti il suo bonario sorriso.
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