Un anno di cambiamenti importanti sul piano istituzionale ed amministrativo per i cittadini delle due originarie città di Corigliano e Rossano diventate un'unica grande città, quello che sta per concludersi mentre il 2019, concluderà l’iter fusione con l’elezione del sindaco e del consiglio comunale.
Ma stravolgimenti sono in corso ed avranno il suo apice con l’appuntamento elettorale amministrativo di primavera nelle forze politiche. Si è assistito e si assiste tutt’ora ad un fuggi fuggi dai partiti politici con passaggi repentini da un movimento all’altro anche da parte di esponenti storici che fino a poco tempo fa sono stati punto di riferimento degli stessi partiti, spesso indicati, tra il disorientamento della base, come potenziali candidati alla guida della città. In effetti tra i partiti tradizionali quello che rimane in piedi e sembra condurre il percorso verso l’appuntamento elettorale sembra individuabile in Fratelli d’Italia che ha già ufficializzato la scesa in campo per le prossime elezioni comunali e regionali dei due esponenti con incarichi di partito a livello Nazionale, Ernesto Rapani e Giovanni Dima. Degli altri partiti tradizionali neanche si sente parlare.
Neanche del PD i cui ex esponenti, guidano o fanno parte di movimenti civici. E’ il caso dell’ex vicesindaco del Pd, Aldo Zagarese, della ex giunta Mascaro che sta seguendo un percorso con il gruppo di rinnovamento denominato “le lampadine” dove, a dire il vero, si ritrovano anche esponenti di altri partiti come Guglielmo Caputo, che, però, continua a partecipare agli incontri di Fdi, al contrario di Zagarese e e degli altri aderenti alle “lampadine” che non vogliono sentirne parlare dei partiti, almeno per quanto emerso dall’incontro con Fdi.
Ed è il caso anche del medico ortopedico, Luigi Promenzio, dirigente del Pd in organismi nazionali che non sembra fare più mistero di una sua candidatura a sindaco sotto i simboli dei movimenti Fiori d’Arancio, Idea Futuro e Civico Popolare. Rimarrebbero solo alcuni irriducibili democratici che tirano fuori, come accaduto nella precedente tornata elettorale amministrativa dell’ex comune di Corigliano, il nome di un esponente di spicco come Franco Pacenza, quale potenziale candidato sotto il simbolo Pd. Rimane in piedi, infine il partito di Forza Italia che sembra avere un ruolo marginale in questa fase. E tra i movimenti autonomi, vi sono Corigliano Rossano Pulita e Laboratorio Civico Corigliano Rossano, Terra e popolo, che assieme a Rossano Futura appoggerebbero la candidatura a sindaco di Flavio Stasi. Rimane al momento l’enigma che riguarda il movimento de Il Coraggio di Cambiare l’Italia che potrebbe acclamare alla carica di sindaco nella convention del 27 dicembre, indetta per fare un consuntivo sui tre anni della sua nascita, il generale Giuseppe Graziano.
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