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Regionali in Calabria, intesa Cesa-Nisticò: logo dell'Udc nella lista civica

Lorenzo Cesa

Ci sarà anche il simbolo dell’Udc di Lorenzo Cesa nella lista civica che porterà il nome dell’ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Nisticò, in occasione delle prossime elezioni regionali.

L’intesa è stata sancita nel corso di una manifestazione svoltasi a Cosenza ed a cui hanno partecipato, con i due esponenti politici, amministratori locali e professionisti, fra cui il sindaco della città, Mario Occhiuto, candidato proposto da FI per la presidenza della Regione.

«Oggi da Cosenza, capitale della cultura e della politica in Calabria - ha detto Nisticò secondo quanto riportato in un comunicato- voglio lanciare un appello per le prossime elezioni regionali, presentando una lista civica che porta il mio nome, insieme con l’Udc del presidente Lorenzo Cesa. Si tratta di una lista che mira al rinnovo della classe politica e dirigente della regione, che comprenderà uomini di scienza e di cultura e sindaci ben voluti dalla gente, indipendentemente dalla loro collocazione politica. Una lista con un progetto chiaro e preciso - ha proseguito Nisticò - che intende realizzare il progetto «Calabria Silicon Valley», attraverso una rete di centri di eccellenza che comprenda le tre università e che prevede un centro di biotecnologie, di bioinformatica, di genomica, di terapie con cellule staminali e di terapia genica fino ad abbracciare il settore agroalimentare e delle tecnologie digitali. La Calabria - ha detto Nisticò - è la regione più povera del nostro paese ma in realtà è la più ricca di giovani ingegni che rappresentano una vera e propria miniera da utilizzare e valorizzare. Ciò consentirà di generare una enorme ricchezza economica e finanziaria derivante dalla proprietà intellettuale e dai brevetti di idee innovative che potranno essere venduti in tutto il mondo. In particolare i nostri giovani saranno impiegati in una miriade di centri scientifici, di piccole start up e di spin-off da creare in collaborazione con le università».

Alla riunione hanno partecipato docenti dell’Unical, come Sebastiano Andò, preside della Facoltà di Farmacia, Francesco Menichini, Pino Chidichimo, Pietro De Leo e decine di primari ospedalieri nonchè professionisti «che hanno accolto calorosamente - ha spiegato l’ex presidente della Regione - questo progetto che da un lato permetterà di dare occupazione qualificata ai nostri giovani, evitando la fuga dei cervelli verso altre regioni o all’estero, e dall’altro di dotare la nostra regione di centri attualmente inesistenti ma di cui la Calabria ha enorme bisogno, come per esempio una sede staccata della prestigiosa Santa Lucia di Roma per la riabilitazione di pazienti neurologici, compresi quelli con lesioni del midollo spinale, e una sede staccata del San Raffaele di Roma per la riabilitazione cardiologica».
Ospite della riunione, è stato Cesa, giunto in Calabria per la sua campagna elettorale europea «il quale - riferisce Nisticò - ha pienamente sposato il rogetto Calabria Silicon Valley, facendosi anche garante del suo appoggio a livello europeo per lo stanziamento delle risorse necessarie. Nisticò ha raccomandato ai suoi amici, per le prossime elezioni europee l’onorevole Cesa perchè - ha detto - conosce direttamente di cui gode in Europa nonchè la rete di profondi rapporti che lui ha saputo intessere con importanti membri della commissione europea e con il futuro presidente. Il progetto di Nisticò è anche condiviso dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, «che ha definito in più occasioni il progetto Calabria Silicon Valley un fiore all’occhiello anche del suo programma».

Nisticò ha infine chiesto ai cittadini di Cosenza «di dare in prestito l’architetto Occhiuto perché diventi l’architetto della nostra Calabria con la sua visione strategica, dotandola di centri di eccellenza in tutti i settori con valorizzazione dei beni archeologici e dell’ambiente, che renderà la nostra Calabria il giardino verde dell’Europa». Entusiasmo, si legge nella nota, «è stato espresso da tutti i partecipanti alla riunione che comprendevano personaggi di alto profilo culturali provenienti dai maggiori centri della provincia di Cosenza».

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