Stamattina, il sindaco di San Marco Argentano, Virginia Mariotti, insieme ai sindaci di Cervicati Gioberto Filice, Roggiano Gravina Ignazio Iacone, Santa Caterina Albanese Roberto La Valle, al vicesindaco di Fagnano Castello Raffaele Giglio, al consigliere comunale di Malvito Gustavo Guaraglia, accompagnata da alcuni consiglieri comunali di San Marco, si è recata a Cosenza per incontrare il dirigente reggente dell’Asp, il dottor Sergio Diego.
Presenti all’incontro anche i consiglieri regionali Gianluca Gallo, Fausto Orsomarso e Franco Sergio, che hanno preso a cuore il problema del presidio sanitario di San Marco Argentano. Nel corso della riunione si è affrontata la problematica che dallo scorso 20 maggio investe il laboratorio analisi, il cui personale è stato temporaneamente trasferito a Castrovillari, con disagi notevoli per la popolazione del vasto comprensorio dell’Esaro.
Si ricorda che nell’incontro svoltosi presso la sede dell’Asp in data 22 maggio scorso, era stato assunto l’impegno, fino ad oggi non ancora mantenuto, di far rientrare a San Marco uno dei due biologi. Il dirigente reggente dell’Asp, nel corso del suo intervento ha spiegato ai sindaci e ai consiglieri regionali i problemi che hanno sinora impedito il rientro del suddetto biologo, chiarendo che sono state messe in atto tutte le procedure necessarie affinché ciò si realizzi in tempi brevi.
Nello specifico, il dottor Diego, sensibile alle istanze del territorio dell’Esaro, ha comunicato ai sindaci e ai rappresentanti della Regione che la scorsa settimana è stata fatta una disposizione di servizio a un dipendente che lavora al poliambulatorio di Rende e che ora dovrà recarsi a Castrovillari, proprio per consentire a uno dei biologi di rientrare a San Marco. I sindaci, consapevoli delle difficoltà che ogni giorno vengono segnalate dai numerosi cittadini che con fiducia si recano al presidio sanitario di San Marco, confidano in una rapida soluzione del problema.
Anche nell’incontro odierno, essi hanno ribadito l’importanza del Punto di Primo Intervento di San Marco, che effettua oltre quattromila prestazioni annue e che ha salvato la vita di numerose persone, del Servizio Dialisi, i cui pazienti, da quando il laboratorio funziona solo come punto prelievi, supplicano i sindaci di non lasciarli soli. Tanti cittadini, soprattutto anziani, hanno segnalato inoltre l’impossibilità di eseguire esami quali ad esempio il test di Mantoux e l’emogasanalisi.
È stata infine posta l’attenzione sul fatto che al laboratorio analisi di San Marco si recano ogni giorno cittadini colpiti da gravi patologie oncologiche, pazienti che hanno necessità di avere con urgenza il referto da inviare nei centri di cura. Queste persone, già duramente provate dalla malattia, non possono essere abbandonate. Per i cittadini di San Marco e del comprensorio dell’Esaro, infatti, gli ospedali più vicini, sono quelli di Cosenza e di Castrovillari, che distano oltre cinquanta chilometri.
I sindaci hanno ringraziato il dottor Diego per la sua gentile disponibilità e collaborazione, e hanno concordato di organizzare in tempi brevi un’assemblea nella quale stabilire le azioni da intraprendere per riportare la sanità al centro del dibattito politico del territorio, e per accendere i riflettori su un presidio sanitario dalle molteplici potenzialità.
Un presidio che, se dotato dei servizi previsti nell’atto aziendale, potrebbe davvero fungere da filtro evitando il ricorso improprio ai Pronto Soccorso di Cosenza o di Castrovillari da parte di pazienti che potrebbero essere tranquillamente trattati in loco, in un ambiente più sereno e meno caotico. Ma il personale che con tanta professionalità, volontà e spirito di abnegazione opera nel Punto di Primo Intervento, deve essere messo nelle condizioni di potersi avvalere di servizi e strumentazioni adeguate. Questa, però, è un’altra storia, e perciò i sindaci chiederanno presto un incontro al ministro Grillo e al generale Cotticelli.
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