La centrale Enel «va smantellata a favore di un unico grande lungomare». È l'idea del Movimento per il Territorio guidato da Pasqualina Straface. Qualsiasi idea di riconversione non è immaginabile «poiché assertori non già di una soluzione pasticciata sulla questione, bensì convinti che sia imprescindibile una riqualificazione della medesima area in linea con le vocazioni ambientali, turistiche e paesaggistiche del territorio». Su quello che sarà il futuro della centrale, per il Movimento, è necessario «procedere alla realizzazione di uno studio di fattibilità sull'argomento e che tutte le spese derivanti dallo smantellamento debbano essere totalmente a carico dell'Enel e non gravanti su enti e comunità locali».
Insomma il pensiero è che «solo con l'abbattimento di questa grande struttura si possa aprire una nuova e attesa fase per la città di Corigliano Rossano, dando vita anzitutto ai lavori del caso che consentiranno a tante persone di essere all'uopo impiegate, quindi la demolizione intesa anche come fonte occupazionale e occasione di utile ripartenza». La riqualificazione ambientale e turistica della zona consentirebbe di mettere in risalto le bellezze del luogo, agevolando la realizzazione di un unico lungomare, tra i più estesi d'Italia, che andrebbe finalmente ad unire le due aree urbane della città, unita anche da un punto fisico e non solo ideale.
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