"Credo sia arrivato il momento di ricompattare tutte le anime che compongono il Partito democratico di Casali del Manco. Non bisogna più ragionare di pancia ma con la testa usando gli strumenti della politica e della mediazione. In questo senso voglio dare il buon esempio e ribadisco quanto già ho avuto modo di dire in passato: se fosse necessario sarò io il primo a fare un passo indietro per il bene del partito e del territorio dando spazio a coloro che hanno capacità, voglia di fare e creare sinergie positive". E' quanto afferma Wladimiro Parise, segretario del circolo cittadino
L'amministrazione di Casali del Manco è composta da una serie di gruppi, ma in particolare da uno che porta il nome del Partito Democratico in Consiglio. Sulle tematiche e sugli aspetti più delicati, le componenti più giovani e con minor esperienza amministrativa alle spalle avrebbero dovuto essere supportati da un partito forte, in grado di creare e animare luoghi di discussione dove progettare e programmare le istanze del territorio avendo sempre come guida il programma con cui si sono presentati agli elettori e sono stati eletti".
Tocca rilevare, purtroppo, che spesso così non è stato: vuoi per la crisi della politica intesa come guida ed esperienza formativa, vuoi per i disagi causati dall'emergenza sanitaria da Covid-19. Di esempi ce ne sarebbero diversi. Basterebbe ricordare il progetto per la pubblica illuminazione del Comune, realizzato attraverso un project financing.
Non entro nel merito di quanto è stato fatto - non ne ho le competenze e non è quello il mio obiettivo - ma una cosa voglio dirla con chiarezza: non sarebbe stato utile - sottolinea Parise - discuterne all'interno del partito prima di portare un progetto così delicato e complesso in aula di Consiglio per i necessari passaggi amministrativi? Il nostro partito è composto da persone con grandi capacità e idee innovative e da tantissimi professionisti che avrebbero potuto, se interpellati, offrire un contributo di qualità alla discussione. Ma questo non è avvenuto ed è necessario capire se la ragione è addebitabile al Partito o ad altri aspetti che dovremo necessariamente approfondire nell'immediato futuro. Quanto alle scelte dell'Amministrazione, sarà solo il tempo a valutarne l'appropriatezza e l'efficacia rispetto alle necessità dei cittadini casalini".
Tornando all’incipit - chiosa ancora il segretario - ribadisco quanto detto: non c'è più tempo da perdere. È giunto il momento di ricostruire un tessuto politico sano e coeso per dare forza a coloro che ancora vogliono praticare politica attiva all'interno del partito senza sentirsi minoranza. Al commissario di federazione e al garante per il tesseramento chiedo di formare un coordinamento politico cittadino, cosicché non appena si concluderà il tesseramento 2020, potremo condurre il partito Democratico casalino nella fase congressuale senza più alcun indugio. Casali del Manco può essere un laboratorio per ricompattare il partito e tornare ad occuparci delle questioni reali che interessano la crescita e lo sviluppo del nostro territorio
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