«La forbice che caratterizza un Psc varia dagli otto ai dieci anni. Ci siamo quindi con i tempi se consideriamo che i primi passi per il nuovo Piano di Cosenza si mossero nel 2007, giunta Perugini. Considerato però che i primi due o tre anni per prassi vengono utilizzati per uno scambio di dati con i comuni vicini e le associazioni datoriali i conti tornano. Con l’esecutivo Occhiuto nel 2011 la partita si è avviata verso la definizione. E ora ci siamo. Diciamo che a maggio dovremmo tagliare il traguardo». L’assessore all’Urbanistica Michelangelo Spataro indica la data entro cui il tanto atteso Piano strutturale comunale vedrà la luce. Dovrebbe trattarsi di una delle ultime operazioni da parte della giunta attuale prima del passaggio di consegne ai nuovi amministratori. Il condizionale è d’obbligo alla luce dei tanti intoppi e anche dei ricorsi che qualche anno fa bloccarono l’iter costringendo Palazzo dei Bruzi a fare dietrofront e a rivedere le sue carte. Il Psc ormai in dirittura d’arrivo sostituirà dopo 40 anni il Piano regolatore Vittorini (parzialmente modificato a metà anni Novanta dalla cosiddetta “variante Rossi” con sindaco Mancini senior).
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