I grandi assenti. Sono stati esclusi dalla riunione del centrosinistra presieduta dal commissario Marco Miccoli, i circoli del Partito democratico riconducibili a Enza Bruno Bossio, il Partito socialista che ha già candidato Franz Caruso e, soprattutto, Italia Viva, che conta in città sull’apporto di Bianca Rende e nella regione su quello del senatore Ernesto Magorno. Più che l’inizio di una nuova fase per la coalizione che dovrà contendere la guida della città al centrodestra, sembra una falsa partenza. Una scelta divisiva che potrebbe, al contrario, determinare un assalto a Palazzo dei Bruzi condotto in ordine sparso. Italia Viva paga le colpe del “capo”: alla riunione i renziani non sarebbero stati invitati perchè le scelte fatte in campo nazionale - mandando a casa Giuseppe Conte - renderebbero gli esponenti del partito guidato dall’ex premier toscano incompatibili con le altre forze in campo. Come se Renzi, insomma, non fosse un esponente autorevole del centrosinistra ma quasi... un berlusconiano. In città Italia Viva conta su due coordinatori, Salvatore Giorno e Nunzia Paese e sulla spinta dell’ex parlamentare Stefania Covello. Escluderli dalla partita potrebbe dunque cagionare qualche danno dal punto di vista elettorale.
Alla riunione presieduta da Miccoli c’erano tutti o... quasi.
Leggi l’articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia