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Appalti e massoneria, chiesto il dibattito in Consiglio a Belvedere Marittimo

Giorni fa, i carabinieri della Compagnia di Scalea hanno eseguito nuove perquisizioni a carico di 11 dei 18 indagati, tra cui anche assessori e tecnici comunali

Il comune di Belvedere Marittimo

Continua a suscitare reazioni politiche l’inchiesta su appalti e massoneria sull’Alto Tirreno cosentino. Giorni fa, i carabinieri della Compagnia di Scalea hanno eseguito nuove perquisizioni a carico di 11 dei 18 indagati, tra cui anche assessori e tecnici comunali. Il gruppo politico “BelvedereCambiaverso” è intervenuto sull’inchiesta che vede indagati la responsabile dell’ufficio tecnico di Belvedere Marittimo, Paola Di Stio e gli assessori Vincenzo Cristofaro e Marco Liporace. Alcuni giorni fa, il sindaco Vincenzo Cascini aveva risposto al segretario del Pd, Ugo Massimilla spiegando che bisogna rispettare «la presunzione di innocenza». Su questo replica pure il gruppo “BelvedereCambiaverso” che «ritiene opportuno che gli assessori rinuncino temporaneamente alle deleghe loro conferite dal sindaco, che la responsabile dell’Ufficio tecnico sia impiegata in un settore diverso dai lavori pubblici». Intanto, il gruppo consiliare “Belvedere città Futura” chiede la convocazione del Consiglio comunale con richiesta formale inviata al presidente del civico consesso, Vincenzo Carrozzino.

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