«È inspiegabile infatti come il laboratorio analisi di Castrovillari, diretto dalla dott.ssa Gabriella Aloise, viste le professionalità e le competenze presenti non riesca ad avere i mezzi per processare i tamponi in tempo e nella struttura stessa, nonostante queste problematiche siano state più volte segnalate». Lo hanno affermato, in una nota, i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Anna De Gaio e Giancarlo Lamensa e il circolo "V. Gangale" di Castrovillari, che chiedono «ancora una volta, con forza ai dirigenti e alle istituzioni preposte a risolvere queste problematiche, un’attenzione maggiore e una risoluzione dei problemi che affliggono l’ospedale Ferrari in questa situazione sindemica ormai più che pandemica, per il bene di tutta la comunità».
«La preoccupante situazione dell’ospedale Ferrari - hanno ricordato - ha visto la chiusura di alcuni reparti a causa della positività di operatori sanitari e pazienti, il cui tampone eseguito il 26 aprile, è stato processato con estremo ritardo e comunicato solo ieri 4 maggio 2021. Il ritardo del processo e della comunicazione della positività del tampone ha portato gli operatori interessati allo svolgimento della normale attività lavorativa. Lo stesso discorso ricade anche sul Pronto Soccorso, dove i pazienti sono costretti a stazionare e intasare di conseguenza le attività mediche in attesa dell’esito del tampone, la cui lenta notifica di risposta è il fulcro della questione, già sollevata in quel di novembre quando i tamponi erano l’unico mezzo di risposta al virus a favore di uno screening e quarantene, in attesa dei vaccini. Questa lentezza di azione e la improbabile gestione di eventi del genere, in un periodo in cui il Coronavirus è intorno a noi da ormai tanto tempo, fanno sì - hanno concluso - che reparti restino indisponibili finché non arriva il responso del molecolare per poter ricoverare i pazienti nel reparto. Per questo motivo agli operatori e medici di tutta la struttura ospedaliera va un sentito ringraziamento per la disponibilità, professionalità e tenacia, oltre all’auspicio di una maggiore tutela nei loro confronti che si rifletterà sui pazienti».
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