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Ventinove i Municipi del Cosentino che in autunno rinnoveranno l'assemblea comunale

Spicca il capoluogo bruzio dove la campagna elettorale è già entrata nel vivo

È così vasto il territorio della provincia di Cosenza che quando scattano le elezioni il numero degli Enti chiamati al voto è sempre abbastanza elevato. E il quadro non cambierà neppure questa volta. A ottobre, se la data dovesse essere confermata, rinnoveranno i rispettivi civici consessi ben ventinove realtà amministrate, rispetto alle quali i partiti tradizionali e le forze politiche ad essi collegate intenderanno misurare il proprio peso specifico, seppure, tranne il capoluogo bruzio, si tratti di comuni non molto grandi dal punto di vista demografico.

Fari puntati su Palazzo dei Bruzi

La maggiore attenzione, pertanto, sarà certamente concentrata verso il Municipio di Cosenza, dove l’uscente primo cittadino, Mario Occhiuto, è certo di non potersi ricandidare in quanto giunto al secondo mandato. Ma non mancano le indiscrezioni su chi potrebbe sostituirlo. Nel senso che qualcuno si è già posizionato ai nastri di partenza, nonostante di ufficiale ci sia ancora ben poco. Gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra, come pure altri movimenti civici e associazioni varie, hanno iniziato a incontrarsi solamente di recente, limitandosi, in questa fase, ad elaborare i programmi da sottoporre agli elettori. Per la scelta dei papabili alla fascia tricolore la discussione entrerà nel vivo più avanti. Anche perché deve ancora sbrogliarsi la matassa delle regionali e se prima non si conosceranno ufficialmente i nomi di chi concorrerà alla guida della Cittadella, difficilmente verranno assunte decisioni rispetto alle amministrative. Le urne, dunque, non riguarderanno solo Palazzo dei Bruzi, quanto pure altri ventotto centri sparsi nell’hinterland cosentino, già calati nel clima che precede la ricerca del consenso vero e proprio. Spulciando tra le righe delle competizioni andate in scena cinque anni addietro, sono stati pochi i sindaci a ottenere la vittoria sventolando la bandiera del partito di riferimento.

Ecco gli altri comuni in cui si andrà alle urne

È capitato a Spezzano della Sila con Salvatore Monaco a capo di un raggruppamento riconducibile al Pd, oppure, ma in modo meno marcato, a Rovito, le cui due legislature targate Felice D’Alessandro hanno viaggiato lungo l’asse del centrosinistra. Nel resto dei comuni, compreso Cosenza, è prevalso il metodo delle liste civiche, contrassegnate, comunque, da uno sfondo marcatamente partitico. In autunno torneranno al voto i residenti di Zumpano, amministrati da Maria Lucente, gli abitanti di San Pietro in Amantea capeggiati da Gioacchino Lorelli. E ancora, Scala Coeli (uscente Giovanni Matalone), Sangineto (Michele Guardia), San Nicola Arcella (Barbara Mele), San Lorenzo Bellizzi (Antonio Cersosimo), San Demetrio Corone (Salvatore Lamirata), San Cosmo Albanese (Damiano Baffa), Rogliano (Giovanni Altomare), Pietrafitta (Antonio Muto), Mangone (Orazio Berardi), Lago (Fiorenzo Scanga), Guardia Piemontese (Vincenzo Rocchetti), Fuscaldo (Gianfranco Ramundo), Francavilla Marittima (Franco Bettarini), Falconara Albanese (Ercole Conti), Cleto (Giuseppe Longo), Cerisano (Lucio Di Gioia), Calopezzati (Franco Cesare Mangone), Belmonte Calabro (Francesco Bruno), Amendolara (Salvatore Antonio Ciminelli), Altilia (Pasqualino De Rose), Albidona (Filomena Di Palma) e Aieta (Gennaro Marsiglia).
I comuni commissariatiLe urne scatteranno anche a Marano Principato, comune commissariato in quanto a gennaio scorso il Consiglio venne sciolto per la mancata approvazione del bilancio di previsione, e a Celico, anch’esso affidato alla gestione di un commissario, poiché nel 2020 il sindaco rassegnò le dimissioni.

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