Duello estenuante, che, giorno per giorno, si è protratto dall’inizio fino alla fine della campagna elettorale, in un clima di aspre tensioni polemiche, quali non si registravano da almeno un ventennio a questa parte. Alla fine, la vittoria del sindaco uscente Giovanni Altomare è stata schiacciante (ben oltre il 60%). Sugli scudi la lista “Roglianoditutti”, che si è avvalsa dell’esperienza di diversi amministratori uscenti e dell’entusiasmo di altrettanti giovani esordienti. La sconfitta pesa su un avversario coriaceo, Leonardo Citino, che, alla guida della lista “Rinasci Rogliano”, non ha risparmiato argomenti per contrastare l’ascesa del suo rivale. Liste civiche sì, ma i due principali candidati hanno insistito sulla loro collocazione politica: Giovanni Altomare, proveniente dal Partito popolare e comprimario della fondazione del Pd roglianese; Citino, approdato nel partito di Matteo Salvini dalla sponda di Forza Italia. Il centrosinistra ha confermato la sua egemonia, che si protrae dal 1993, con una parentesi in minoranza dal 2001 al 2006. Il centrodestra ha esposto le sue difficoltà nel trovare una sua quadra vincente, dopo la sofferta esperienza degli inizi del Duemila. Dal senso politico annesso alla competizione è disceso un confronto programmatico, che ha impegnato, da una parte, Altomare a sottolineare l’importanza della continuità progettuale in uno spirito di adeguamento delle proposte alle prospettive segnate dal Piano di ripresa e di resilienza varato dal governo, e, dall’altra, il suo antagonista ad insistere sul bilancio di un quinquennio che, alla priva dei fatti, non ha incontrato il favore della marcata maggioranza dei cittadini. Il sindaco Altomare, nella immediatezza della sua rielezione, ha dichiarato: «Ancor più di prima sarò il sindaco di tutti. Necessario che la comunità ritrovi la sua compattezza e che valorizzi i motivi unificanti, che pure appartengono alla nostra comune cultura e identità. Non mi pongo il problema degli attacchi forsennati che sono stati rivolti contro di noi e contro la mia persona. Piuttosto avverto la sensibilità, prima che il dovere, di dare unità di intenti alla nostra Città, con la missione di impegnare tutte le sue migliori energie per la ripresa della vita comunitaria e per lo sviluppo del territorio». «Ci aspettano sfide importanti – ha aggiunto –. Con l’avvio dell’istituto alberghiero, si aprono per la scuola nuove prospettive di crescita, che dovranno investire tutto l’Istituto di istruzione superiore. Dovremo batterci per rivitalizzare la vita economica locale, con l’obiettivo di sollevare il diffuso disagio che la pandemia ha aggravato. Lavoreremo, ancora più intensamente, per la valorizzazione delle nostre risorse, a cominciare da quelle ambientali, e penso al fiume Savuto, e per la riqualificazione dei nostri centri storici. Ai giovani e all’associazionismo offriremo ulteriori motivi di collaborazione e di partecipazione alle scelte amministrative». «Ci aspetta un quinquennio molto impegnativo – ha sottolineato -. Mi appello, pertanto, alla mobilitazione popolare, alla necessità di partecipazione alla vita democratica, che rappresentano i migliori presupposti per un’azione politico-amministrativa di grande incidenza storica. Tale processo di armonia dovrà essere accompagnato da un’azione amministrativa che veda concordi tutte le amministrazioni della zona per la elaborazione comune di progetti di crescita che sino organici e strategici».
Giovanni Altomare (Rogliano di tutti) 2.279 voti 64,62%
Francesco Altomare 344 Maria Rita Altomare 234 Maria Anna Anastasio 383 Franco Bernaudo 184 Michele Gabriele 252 Veronica Gallo 158 Rosario Perri 243 Antonietta Russo 228 Maria Salvino 331 Fernando Sicilia 348 Antonio Simarco 340 Lorella Zumpano 233
Leonardo Citino (Rinasci Rogliano) 1.248 voti; 35,38%
Lorella Amato 47 Daniel Bonaccorso 71 Mario Canino 186 Miriam Coccari 129 Giandomenico Costanzo 249 Giuliana Giuliani 202 Onello Lupoli 130 Anna Melfi 80 Maria Carmela Palazzo 205 Giuseppe Perri140 Diego Sicilia 205 Francesco Vizza 192