Il prima e il dopo del Pd: nel mezzo c’è un partito ancora in cerca d’identità, dalle innumerevoli anime e spesso litigioso.
Le varie tappe del pd
È un prima, comunque, recente quello che contraddistingue il percorso dei democrat, interrotto, l’altro giorno, dal fuori onda polemico verificatosi durante la riunione dell’assemblea provinciale, quando le parole pronunciate dal commissario regionale per il tesseramento, Italo Reale, riferendosi anche ad alcune questioni giudiziarie, hanno scatenato la reazione dell’assessore comunale, Damiano Covelli e dell’ex consigliere di piazza 15 Marzo, Raffaele Zuccarelli, considerando, da parte loro, provocatorio l’intervento dello stesso Reale. L’episodio, finito poi sui social, è stato prontamente condannato dal commissario della Federazione bruzia, Francesco Boccia, che dell’accaduto ha informato gli organi di garanzia del Pd.
Il successo a Cosenza
Anche il dopo ha un’appendice temporale attuale, legata alla vittoria del centrosinistra alle elezioni amministrative di Cosenza, rispetto alle quali il Partito democratico è riuscito a varcare la soglia di Palazzo dei Bruzi spinto pure dall’ottimo risultato incassato nelle urne dalla componente riconducibile al sindaco, Franz Caruso, socialisti compresi. Un successo che denota, ad ogni modo, un cambio di rotta e racconta di un Pd desideroso di riscatto. E qui entra gioco la terra di mezzo, l’interregno di una forza politica certamente radicata sul territorio ma alla costante ricerca, appunto, di quella identità che nel momento in cui sembra essere raggiunta, ad un tratto svanisce. L’obiettivo tracciato, adesso, è il superamento della fase commissariale, tanto a livello regionale, quanto nelle periferie della Calabria. E la città dei bruzi non fa assolutamente eccezione. Tutt’altro. Molte le novità delle ultime ore. Innanzitutto la proroga sul tesseramento, slittato alla fine di dicembre, mentre si sarebbe dovuto chiudere il 30 novembre scorso.
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