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Scricchiolii a Palazzo dei bruzi, i consiglieri Rende e Luberto: “Tolti da dove non siamo mai stati”

Polemiche contro il sindaco Caruso in seguito all’estromissione dalla maggioranza. Entrambi chiariscono la loro posizione nel civico consesso e rivendicano l’autonomia politica da sempre sbandierata

Luberto e Rende

A dire il vero non c’è stato alcun addio, anche perché di matrimoni non ne sarebbero stati mai celebrati. Semmai un fugace flirt consumato nel giro di qualche mese. È quanto trapela dal gruppo consiliare afferente a Bianca Rende e Francesco Luberto, estromessi, l’altro ieri, dalla maggioranza governativa di centrosinistra.
I rapporti di buon vicinato s’erano già incrinati appena dopo l’insediamento di Franz Caruso a Palazzo dei Bruzi, quando la stessa Bianca Rende rifiutò l’incarico di assessore aspettandosi, forse, di essere investita del ruolo di presidente del civico consesso, allo scopo di mantenere comunque un profilo più autonomo rispetto alla medesima istituzione pubblica. Una scelta assunta fin dal principio dall’ex esponente del Pd prima e di Italia Viva successivamente, rimasta sempre legata al civismo e al mondo delle associazioni per intercettare ancora meglio le istanze provenienti dalle fasce deboli del territorio. Candidata alla carica di sindaco alle scorse elezioni amministrative, decise di appoggiare Franz Caruso al turno di ballottaggio, ma a quanto pare il legame non ha trovato basi solide nel corso delle successive settimane, tanto da partecipare alla ripartizione dei seggi tra i banchi dell’opposizione.

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