«È tempo di ripartenza. Abbiamo messo sul tavolo le prossime aperture e riaperture dei cantieri. Sono opere pubbliche importanti che cambieranno volto alla nostra città». Così il primo cittadino di Rende, Marcello Manna in merito allo svincolo autostradale di Settimo. La data? Maggio 2020. Ed oggi? Di quell'apertura che, in verità riguarda due comuni con Montalto, ancora nulla.
«Con il sindaco di Montalto, abbiamo anche chiesto, ai nostri assessori ai lavori pubblici, di velocizzare l’iter burocratico per far partire le opere accessorie allo stesso svincolo già finanziate dalla Regione Calabria per un ammontare complessivo di 6 milioni e mezzo di euro», l'annuncio ulteriore. Sull’alta velocità ferroviaria pare sia subentrata anche qualche diffidenza di troppo. È il caso di Carlo Petrassi, presidente de “La Terza Rende”, che rilancia la querelle. «Dispiace dover registrare la riproposizione dei soliti clichè tesi a delegittimare progetti infrastrutturali proprio nel momento in cui sembrano essere arrivati al traguardo. È il caso del progetto di Rfi voluto dal governo Draghi che prevede la linea dell’alta velocità sulla direttrice Praia-Tarsia-Montalto-Rende. Tutto questo, ancora una volta, avrebbe il solo effetto di far perdere il treno, quello sì, dello sviluppo della nostra regione destinata, così facendo, a perdere i fondi del Pnrr per questa vitale infrastruttura», afferma Petrassi. Del resto, giusto per fare degli esempi per lui, «non è già successo per i fondi più volte rinviati negli anni per l’Agenda Urbana Cosenza-Rende? Per la metro leggera Cosenza-Rende? Per il rifacimento del sistema idrico calabrese? Per l’ospedale, si spera universitario, di Cosenza ecc», spiega.
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