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Pd a Rende, i riformisti attaccano il neo segretario Pecoraro

Gelsomino boccia l’intervento sulla costituzione del gruppo. «Il partito fino al 2019 era all’opposizione»

Il Pd a Rende è ormai un caso. Sia per l'interessamento del nazionale sia in chiave locale. “Il giovane Vittorio Pecoraro esordisce come segretario provinciale del Pd, dimostrando senza essere ancora nel pieno delle sue funzioni e, peggio ancora, di ignorare i fatti”, scrive oggi Clelio Gelsomino. “Noi siamo il gruppo (sparuto in verità) dei socialisti e riformisti di Rende che si è iscritto al PD e che nell’ultimo congresso ha votato per il candidato alla segreteria di circolo, Luigi Superbo, consigliere eletto in Forza Rende, ma di solide origini e ideali socialisti e riformisti che, nonostante tutto, non ha mai rinnegato”, la presentazione. Per prima cosa “non possiamo non notare che il segretario designato chiede ai 3 consiglieri comunali di Rende (Bonanno, Superbo e Beltrano) di non usare il simbolo del PD almeno fino a quando il congresso non si sarà concluso con l’elezione del segretario. Incredibilmente, però, è lui stesso a non osservare la regola che chiede ad altri di rispettare. Anche lui prima di parlare da segretario provinciale dovrebbe attendere che diventi segretario provinciale.

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