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Rende, volano gli stracci nel nuovo Pd: l’ala riformista contesta la Artese

L’esito della fase congressuale innesca la resa dei conti all’interno del circolo

Si è conclusa la fase congressuale del Circolo Pd Rende che ha visto l’elezione a segretario, al ballottaggio con votazione del direttivo, dell’assessore Annamaria Artese. La vittoria è stata di otto voti rispetto ai cinque di Luigi Superbo. Parrebbe che due dei delegati di quest’ultimo abbiano votato per la Artese. Mentre i due eletti con la mozione di Francesco Adamo, terzo candidato ma fuori dai giochi elettorali avrebbero espresso la loro preferenza per Superbo. «Noi lo abbiamo detto, lo abbiamo scritto e adesso, i fatti si sono incaricati di darci ragione. L’indisponibilità a sviluppare analisi serene, basate su metodi condivisi, genera i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. L’epilogo della votazione per l’elezione del segretario, ha sancito che la nostra è stata l’unica mozione in lucida discontinuità politico-amministrativa rispetto all’operato del governo cittadino», ribadiscono in una nota proprio Adamo, candidato segretario Pd Rende, Francesco Midulla, direttivo Pd, Lorenzo Principe, assemblea provinciale Pd, Biancamaria Iusi, direttivo Pd Rende e assemblea regionale Pd. «La vittoria dell’assessore Annamaria Artese sul consigliere Luigi Superbo, vicino al capogruppo regionale del Pd, Mimmo Bevacqua, sposta la linea politica del Pd di Rende in continuità con la compagine amministrativa guidata dal sindaco Marcello Manna. La neo segretaria è stata eletta grazie all’inaffidabilità conclamata dei membri del direttivo facente parte della mozione del consigliere comunale Superbo, peraltro assente all’ultimo ed importante consiglio comunale e sostenuto al primo turno dalla giovane dirigenza della Federazione Riformista iscritta al Pd», spiegano.

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